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Disposta a tutto


Disposta a tutto locandina 2

Lui, Marco, è un ingegnere sposato con una donna che lo tradisce senza remore; a tenere unita la coppia sono le convenzioni sociali e sopratutto la figlia dei due che il padre ama teneramente.
Marco ha una teoria sull’amore, abbastanza confusa (almeno come espressa nella pellicola) e sostanzialmente cinica.
Decide di intraprendere una relazione con la sua giovane dattilografa, Anna, che ben presto trasforma in una specie di oggetto erotico; la costringe infatti ad umilianti e degradanti relazioni inclusa la prostituzione.
Anna è disperatamente innamorata di Marco, tanto da accettare supinamente tutto quello che lui gli chiede.
Ma quando un giorno scopre di essere incinta, lo comunica all’amante che per tutta risposta la fa abortire.
Il colpo finale restituisce finalmente consapevolezza ad Anna che decide così di lasciare il suo amante, che troppo tardi ha scoperto di amarla.

Disposta a tutto 2

Eleonora Giorgi

Disposta a tutto 8

Bekim Fehmiu

Disposta a tutto 7

Barbara Magnolfi

Ottimo rimedio contro l’insonnia, Disposta a tutto diretto dal regista milanese Giorgio Stegani è uno dei film più barbosi nei quali mi sia capitato di imbattermi.
Dialoghi ampollosi che nascondono il vuoto più totale, staticità assoluta sono due delle caratteristiche peculiari del film, salvato a stento da una bella fotografia e dalle grazie di una giovanissima Eleonora Giorgi, che aveva 24 anni all’epoca in cui fu girato il film ma che riesce a rendere credibile il personaggio di Anna,diciassettenne perdutamente innamorata di un uomo che la lega a se in una relazione di stampo masochistico, nella quale la ragazza finisce per diventare una bambola di pezza nelle mani di un uomo deluso e cinico, che la plasma secondo i suoi voleri e che riuscirà a venir fuori dalla degradante esperienza con una nuova maturità, con una presa di coscienza del suo stato e della sua dignità.

Disposta a tutto 1

Disposta a tutto 3
Detta così sembra che il film impartisca almeno una lezione di vita come sunto finale;in realtà per tutta la durata del film si ascoltano solo vani soliloqui del protagonista e improbabili discorsi sull’amore che snervano lo spettatore e che contribuiscono alla fine ad un dolce riposo, sopratutto se si visiona la pellicola nelle ore notturne.
Sarà anche un caso ma questo è l’ultimo film di Stegani, che otto anni prima aveva diretto il discreto Il sole nella elle, con la giovanissima Ornella Muti in compagnia del suo fidanzato di allora, Alessio Orano.
Oltre alla noia, che si respira a pieni polmoni per tutta la durata della pellicola, si possono segnalare solo le scene in cui compare nuda Eleonora Giorgi e null’altro.L’attrice romana ci mette tutto quello che può ma malinconicamente alla fine l’unica cosa che si ricorda è la sua figura nuda mentre Bekim Fehmiu,

Disposta a tutto 4

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protagonista maschile è legnoso e inespressivo, in palese sofferenza in un ruolo non adatto a lui.
In sostanza, un film pretenzioso e inespresso, ammesso che la storia banale potesse dire qualcosa in più di quanto raccontato da Stegani.
Rimasto a lungo nell’ombra,è oggi disponibile in una versione digitale molto curata nella quale si può apprezzare almeno la bella fotografia.
Disposta a tutto

Un film di Giorgio Stegani Casorati. Con Eleonora Giorgi, Bekim Fehmiu, Barbara Magnolfi, Vittorio Duse Drammatico, durata 92 min. – Italia 1977

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Disposta a tutto banner protagonisti

Eleonora Giorgi: Anna
Bekim Fehmiu: Marco
Barbara Magnolfi: Paola
Vittorio Duse: maggiordomo
Laura De Marchi: moglie di Marco

Disposta a tutto banner cast

Regia Giorgio Stegani
Soggetto Giorgio Stegani
Sceneggiatura Giorgio Stegani, Roberto Gianviti
Casa di produzione A.T.A. Cine TV
Distribuzione (Italia) Stefano – Magnum 3B
Fotografia Sandro Mancori
Montaggio Mario Gargiulo
Musiche Gianni Marchetti
Scenografia Enzo Bulbarelli

Disposta a tutto banner recensioni

L’opinione di mm40 dal sito http://www.filmtv.it

Ingegnere maturo, sposato con bimba piccola ma infelice della vita coniugale, intreccia un rapporto morboso con una giovane che pende dalle sue labbra. Tanto da decidere, incinta, di abortire per non causare troppi problemi all’uomo. Che, naturalmente, farà marcia indietro troppo tardi.
L’ultima regia di Giorgio Stegani, più attivo come sceneggiatore, è questo Disposta a tutto, dramma psicologico con lieve componente erotica che racconta di un morboso rapporto sentimentale a senso unico, dove lui (adulto) domina lei (ragazzina). Fondamentalmente la pecca principale dell’opera sta nel fatto che nella sceneggiatura scritta dal regista insieme a Roberto Gianviti non c’è sufficiente profondità, lo sguardo sui personaggi rimane sempre piuttosto superficiale e, a dirla tutta, il percorso intrapreso dalla relazione al centro della trama è pure parecchio prevedibile: quando lui si accorge di essere innamorato della donna che per lui ha perso la testa, ovviamente lei non avrà più alcuna voglia di vederlo. Così va la vita, così il cinema la racconta, senza troppa fantasia in questo caso, e con un pizzico eccessivo di pathos, cercando la facile lacrimuccia negli spettatori. Eleonora Giorgi, pure giovane, era già nota al pubblico; anche Bekim Fehmiu, di origini slave, aveva già interpretato vari ruoli di un certo rilievo nel nostro cinema: fra i due protagonisti meglio lui, ma non di tanto; nel cast anche Laura De Marchi, Vittorio Duse, Barbara Magnolfi. Musiche mielosette di Gianni Marchetti.

L’opinione di Kowalski dal sito http://www.filmscoop.it

Sarei stato propenso a dimenticare alla grande questo film pseudo-erotico se non fosse per il fatto che ho involontariamente assistito alle riprese, nella scena in cui lei (Giorgi) vuole comunicare a lui (Fehmiu, l’Ulisse della tv) di non avere piu’ intenzione di stare con lui.
Avevo 9 anni, passeggiavo con i miei genitori vicino a Piazza San Marco e stavano girando questa scena… dopodichè l’ho rivisto in tv: un fotoromanzo con qualche scena di sesso che è davvero la rappresentazione della stupidità, e che fra l’altro comunica una sensualità nulla (se era questo lo scopo). Il tema della bella (?) in mano a un’adorabile carogna, plagiata da lui, è assai ricorrente.
Quasi quasi mi rivedo quella scena perchè si notano gli spettatori (fra cui io) al di là della barricata: ci mancava solo questa

Dal sito http://www.davinotti.com

L’opinione di B.Legnani

Difficile dare verosimiglianza ai dialoghi d’amore, perché il ridicolo e il senso di falso sono dietro l’angolo: il film pare fatto per dimostrarlo. Qua, poi, è verboso, là è allungato, e diventa noioso dopo 50’. I due protagonisti ci provano, ma più che fumare poco possono, con lei più bella che brava e lui che interpreta un uomo di rara ottusità, capace di massime come “è l’umanità che è disumana”. Nel finale strappalacrime ci viene pure inflitta Venezia, con citazione catulliana (odi et amo)! Momento di culto assoluto: lui che critica l’invadente pubblicità e, nel contempo, ostenta a nostro beneficio una bottiglia di J&B. Doppiaggio non curatissimo, visto che si sente una “cattiva nòmea”

L’opinione di Homesick

Le flautate armonie di Gianni Marchetti sui titoli di testa lusingano destando umori panici, ma Stegani, regista di un considerevole western come Al di là della legge, si perde in rallentamenti dalle pretese autoriali e dialoghi pretenziosi e vuoti per un indigesto piatto di aria fritta indorato di ridicolaggini – spacciate per massime filosofiche – su incomunicabilità coniugale, femminismo, misoginia e gravidanze improvvisate come suggello d’amore. Fehmiu e la Giorgi più ingessati e falsi che mai, esattamente come la tediosa vicenda che ci viene presentata.

L’opinione di Markus

Quando si scrive il commento per un film di genere italiano degli Anni Settanta bisogna spesso scegliere se parlarne male oppure cercare i lati positivi e parlarne dunque bene. In questo caso cedo ai fantastici dialoghi che, secondo me, sono da Oscar del trash. Lui ricco cinquantenne affascinante e vizioso, lei giovanissima e povera ed oltre tutto un po’ facilona, ma dal carattere sincero. Ambedue si trascinano stancamente da un luogo all’altro, filosofeggiando sull’amore e sul sesso che ogni tanto mettono in pratica. Grande film.

L’opinione di Stefania

Teoria e prassi del sentimento amoroso, laddove la prassi diverge notevolmente dall’enunciato teorico: Anna, che si autoproclama “disposta a tutto”, in realtà si fa molto i fatti suoi; Marco, convinto negazionista della verità dell’amore, ci casca con le scarpe. Fotografia flou, musiche carezzevoli e monotone, emergono sì i temi caldi dell’epoca (femminismo, coppia aperta, divorzio, aborto), ma non si accende l’empatia con i protagonisti, più ciarlieri che appassionati.

L’opinione di Didda23

Quest’opera entra di diritto fra le più trash che io abbia mai visto! Il divertimento involontario scorre come un fiume in piena, merito di una sceneggiatura ai limiti dell’incredibile. Il film va visto per i dialoghi inverosimili: il personaggio di Bekim Fehmiu dispensa alla povera Giorgi una serie di “perle” di saggezza improponibili. I suoi monologhi sono dei polpettoni indigeribili, ma allo stesso tempo deliziano il palato di ogni cultore del genere “trash”. Opera imprescindibile.

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febbraio 7, 2015 - Posted by | Drammatico | , ,

2 commenti »

  1. Mi pare di ricordare che il film è visibile in streaming da qualche parte. C’è anche la versione dvd.

    Beh, non che venga voglia di vederlo… 😉

    Commento di lindberg2013 | febbraio 9, 2015 | Rispondi

    • E’ in streaming su Cineblog 01,ma davvero non c’è nessun motivo per vederlo. 🙂

      Commento di paultemplar | febbraio 10, 2015 | Rispondi


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