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Gungala la vergine della giungla


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Un grosso diamante rubato ad una tribù, un avventuriero senza scrupoli, due cercatori d’uranio e una misteriosa ragazza che gira seminuda per la giungla e che porta appeso al collo il misterioso diamante.
Sono questi gli ingredienti di Gungala la vergine della giungla, un film diretto da Romano Ferrara sotto lo pseudonimo di Mike Williams nel 1968 e che appartiene al filone delle jungle girl, le eroine che imitano il Tarzan di Edgar Rice Burroughs.
Un filone che include le varie Tarzana,Sheena ecc.,personaggi che ebbero vita effimera e fama poco più che modesta in film generalmente dal basso costo, come questo Gungala che ebbe il merito di essere il primo a presentare una variante in gonnella del celebre Tarzan.

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Un discorso che non vale per il campo dei fumetti, dove viceversa le eroine della giungla (le jungle girls) ebbero un posto al sole grazie a numerose pubblicazioni che vedevano protagoniste affascinanti ragazze che vivevano nella giungla come il loro eponimo Tarzan in mezzo a mille pericoli, una specie di femministe emancipate discinte pronte a combattere con orde di selvaggi o ad affrontare a mani nude belve e animali della giungla stessa.
Eroine che avevano il nome di Leopard girl, Robin Crusoe o Jane,Liane e Pantera bionda,Zegra e Vooda, belle ed affascinanti nei loro costumi (ridottissimi) ricavati da pelle di fiere, in genere tigri o leopardi.
E la Gungala di Ferrara non fa eccezione a questo look, indossa un ridottissimo due pezzi e si muove come Tarzan agilmente nella giungla correndo di liana in liana, oppure nascondendosi dietro i cespugli per sfuggire al bieco Woolf, l’avventuriero che in compagnia del padre di Gungala ha sottratto il diamante alla tribu dei Bosok, prima di perire in un incidente aereo.

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Ferrara racconta quindi in parallelo le ricerche del trio di improvvisati esploratori, ovvero Woolf,l’ingegner Chandler e la sua fidanzata Fleur e dell’invisibile Gungala, che alla fine della storia in seguito alla morte di Woolf per bocca di una pantera sparirà nella giungla, dando modo a Ruggero Deodato di costruire in fretta e furia un sequel che verrà intitolato Gungala la pantera nuda.
Un film che aldilà dell’ambientazione naturalistica affascinante (peraltro parecchio sospetta) e delle grazie della bella Kitty Swann altro non mostra;l’avventura latita alquanto e i rari momenti di interesse sono legati alla presenza della bella Swann (Kirsten Svanholm), che girò una quindicina di film in 7 anni tra il 1965 e il 1972 per poi sparire nel nulla.
In Italia la Swann è ricordata, poco per la verità, per le partecipazioni a Forza ‘G’ e a Tarzan e la pantera nera e il motivo è comprensibile; oltre la bellezza davvero notevole, la Swann non sembra possedere particolari doti recitative.

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Vero è che nel film di Romano resta in scena per poco più di un quarto di pellicola,che spesso indugia in bellissime sequenze a sfondo naturalistico, che però sono sicuramente di repertorio;Romano riesce a mixare il tutto con abilità dando l’illusione del realismo delle scene stesse, abbellite con le presenza di qualche animale esotico, inclusa l’immancabile scimmietta.
Il film ebbe un discreto successo, legato ovviamente alla presenza in abiti ridottissimi della Swann; siamo nel 1967 e ogni centimetro di epidermide rubato alle implacabili forbici dei censori si tramuta in motivo di interesse per il pubblico.

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Visto che Gungala ogni tanto (molto raramente) mostra il seno oppure si fa l’immancabile bagno nuda come un verme in uno specchio d’acqua, ripresa abbastanza da lontano e velocemente sempre per sfuggire all’ira dei censori, ecco che c’è qualche motivo ulteriore di interesse.
Ma la pellicola resta abbastanza noiosa, sopratutto ad una visione odierna.
Gungala la vergine della giungla è di difficile reperibilità, nonostante sia stato trasmesso, in versione purgata, su reti private nel corso degli anni.Vale una visione solo se veramente appassionati del genere.

Gungala la vergine della giungla
Un film di Romano Ferrara. Con Kitty Swan, Linda Veras, Poldo Bendandi, Conrad Loth, Archie Savage,Valentino Macchi, Alfred Thomas Avventura, durata 94 min. – Italia 1968

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Gungala la vergine della giungla banner personaggi

Kitty Swan … Gungala
Linda Veras … Fleur
Poldo Bendandi … Wolf
Conrad Loth … Chandler
Archie Savage … Thao
Antonietta Fiorito … Signora Caroli
Valentino Macchi … Missionario

Gungala la vergine della giungla banner cast

Regia: Romano Ferrara
Sceneggiatura: Romano Ferrara,L.A. Rotherman
Produzione: Fortunato Misiano
Musiche:Angelo Francesco Lavagnino
Fotografia:Augusto Tiezzi
Montaggio:Jolanda Benvenuti
Production Design :Pier Vittorio Marchi
Costumi:Walter Patriarca

L’opinione dell’utente Disater man tratta da http://www.filmtv.it
Non ho capito perchè viene definito avventuroso-erotico quando di erotismo ce n’è meno di zero, a meno che la versione che passa in TV sia pesantemente tagliata. Per questo non riesco nemmeno a spiegarmi il bollino rosso fisso con tanto di VM14 iniziale quando viene trasmesso di notte da Italia1. A parte ciò devo dire che il film è abbastanza bello, oggi appare veramente molto datato ma è tuttora affascinante e si lascia seguire senza annoiare mai, peccato solo per il finale un po’ affrettato. Fotografia ottima, anche se a quanto ho capito è stato girato tutto in Italia e per nulla in Africa. Linda Veras bellissima, molto più della Swan.

L’opinione dell’utente Legnani tratta da http://www.davinotti.com
Funziona Poldo Bendandi (protagonista! doppiato da Cigoli!) come truce avventuriero, funzionano (per il ’68) le tettine della Swan (che sta in scena forse 15′). Tutto il resto è pazzesco, pertanto adorabile. Di rara spudoratezza l’uso delle immagini africane di repertorio, intervallate con scene girate sulle rive di un lago laziale costiero (Fogliano?), con nessi causa-effetto esilaranti: disponendo di una scena in cui uno stormo si alza di colpo in volo, si fa sparare (senza motivo) un colpo di fucile da un personaggio. I negri dicono “Buana”..

L’opinione dell’utente IlGobbo tratta da http://www.davinotti.com
Per impadronirsi di un diamante un losco cacciatore accetta di scortare una spedizione scientifica nel cuore del Congo… Tarzanico al femminile, con seguito, che vede protagonista la piuttosto nuda Kitty Swan, una sorta di Megan Gale ante litteram di origine olandese, che mostra le sue grazie e grugnisce comandando varie bestie. Non male anche la Veras, il resto è esotismo da fumetti tipo Vittorioso o Audace, di una noia disumana. Ma agli spettatori del tempo dev’essere parso chissà che… Si intravede Bobby Rhodes giovane e capelluto.

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Maggio 12, 2013 - Posted by | Avventura | ,

1 commento »

  1. Ottimo, articolo davvero interessante, era proprio quello che cercavo! Grazie per lo spunto!

    Commento di lisa | Maggio 31, 2013 | Rispondi


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