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Il Cavalier Costante Nicosia demoniaco,ovvero Dracula in Brianza.


Il cavalier Costante Nicosia locandina

Costante Nicosia,siciliano trapiantato in Lombardia, all’apparenza ha tutto; un’azienda florida, che produce la Pasta del colonnello, una bella moglie,una bella casa. E’ un furbacchione, Costante; ha sposato la bella Mariu (Sylva Koscina), e alla morte del suocero è entrato da padrone nell’azienda che produce dentifrici.

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Lando Buzzanca e Sylvia Koscina

Ha un difetto, Costante: è molto superstizioso, tanto da tenere sul libro paga un uomo gobbo, per poterlo toccare all’occorrenza. Un giorno, durante un viaggio in Romania, Costante Nicosia viene ospitato nel castello del conte Draculescu; va a letto con due donne spose del conte, che in realtà è un vampiro.

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Ciccio Ingrassia

Ritornato in Brianza, Costante Nicosia si accorge che ha qualcosa che non va; si scopre a guardare le natiche dei giocatori di pallacanestro e si convince di aver contratto un virus che porta all’omosessualità. In realtà la sua è solo fame di sangue; sarà una sua dipendente a dargli l’idea per poter sfamare la sua bramosia di sangue,creando una emoteca. Riconciliatosi con la moglie, Costante vedrà nascere un figlio corredato di lunghi e affilati canini…

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Francesca Romana Coluzzi

Un film davvero strano, quello di Fulci, che mescola più generi, anticipando alcune novità economiche degli anni odierni, come la delocalizzazione della manodopera. Il cast è davvero di prim’ordine, con Buzzanca nel ruolo di costante Nicosia, con Sylva Koscina in quello della moglie, e con le partecipazioni di ottimi attori, come Ciccio Ingrassia, Valentina Cortese, John Steiner, Rossano Brazzi, Francesca Romana Coluzzi. Appare anche una giovane e nuda Ilona Staller nel ruolo di una delle mogli del conte Draculescu.

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Ilona Staller

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Regia di Lucio Fulci
con Lando Buzzanca, Sylva Koscina, John Steiner, Ciccio Ingrassia, Rossano Brazzi, Valentina Cortese, Moira Orfei, Francesca Romana Coluzzi, Ilona Staller, Antonio Allocca, Renato Malavasi
Anno: 1975Genere: commedia (colore)

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Il cavalier Costante Nicosia banner personaggi

Lando Buzzanca     …     Costante Nicosia
Rossano Brazzi    …     Dr. Paluzzi
Sylva Koscina    …     Mariù moglie di  Costante
Moira Orfei    …     Bestia Assatanata
Christa Linder    …     Liù Pederzoli
John Steiner    …     Conte Dragulescu
Francesca Romana Coluzzi    …     Wanda Torsello
Grazia Di Marzà    …     Prostituta
Antonio Allocca    …     Peppino
Grazia Spadaro    …      Maria
Franco Nebbia    …     Meniconi
Michele Cimarosa    …     Salvatore Cannata
Giampaolo Rossi    …
Ciccio Ingrassia    …     Salvatore, il mago
Valentina Cortese    …     Olghina Franchetti

Il cavalier Costante Nicosia banner cast

Regia     Lucio Fulci
Soggetto     Lucio Fulci
Sceneggiatura     Lucio Fulci, Bruno Corbucci, Pupi Avati, Mario Amendola
Produttore     Mario Mariani
Casa di produzione     Coralta Cinematografica
Distribuzione (Italia)     Titanus
Fotografia     Sergio Salvati
Montaggio     Ornella Micheli
Musiche     Vince Tempera, Fabio Frizzi, Franco Bixio

 

Disarmonico. Un film con Buzzanca che segue il suo cliché è basato sul grottesco. Difatti quando è lui che catalizza l’attenzione va tutto bene, nel senso che ci dà quello che ci aspettiamo. Molto meno bene le cose vanno, invece, quando il tema viene calcato da altri, cui la sceneggiatura ha fornito cose non in linea. Mi riferisco al mediocre episodio con Ingrassia e al ruolo, abbastanza tremendo, della Cortese. La slava Koscina, la laziale Coluzzi e l’austriaca Linder fanno le brianzole… L’addormentamento pre-coito è preso dal Dottor Danieli.

Che Fulci sia stato un genio del cinema (erroneamente catalogato come serie B) che ogni vero amante di film adora, stanno a dimostrarlo non tanto alcune pietre miliari del genere horror, quanto le divagazioni “sui generis” cui questa raffinata ed esilarante (ma mai leggera) parodia sui vampiri appartiene. Buzzanca offre una delle sue migliori performance (ammantate di satira sociale): i tic, le manie, le idiosincrasie e le superstizioni come metafora di un arrampicatore sociale, che tenta di scrollarsi di dosso (inutilmente) l’umile origine.

La parodia del vampirismo – immediata la connessione con Polanski  – abbraccia una satira di costume discontinua e cangiante che alla debolezza degli assunti (tutti risaputi, non ultima l’equazione capitalista=vampiro) oppone un carosello di personaggi mosso da una vis comica ben calibrata e decisa: se Buzzanca dà corpo all’ennesima, saporita variazione dell’”uccello migratore”, ugualmente centrati sono il draculesco e promiscuo Steiner, il contegnoso Brazzi, la dannunziana Cortese e Ingrassia che, a pochi mesi da L’Esorciccio, riveste i panni del fattucchiere ciarlatano e maldestro.

Una bizzarra commedia con una sceneggiatura piuttosto originale e piena di spunti interessanti, ma tutto sommato abbastanza strampalata, con vari episodi disomogenei uniti tra loro senza troppa convinzione. Alcune battute vanno a segno, altre no; la regia comunque è decisamente buona e garantisce alla pellicola un livello più che accettabile. Buzzanca ripeta con poche variazioni il suo solito personaggio. Molto bella la colonna sonora di Frizzi, Bixio e Tempera. Tutt’altro che perfetto, ma curioso e, quindi, da vedere.

Parodia vampiresca, ma non solo. In modo alquanto intelligente vengono trattati aspetti sociali sensibili, quali l’ingiusta paura per le diverse preferenze sessuali e l’indiffrenza per le condizioni di lavoro nelle fabbriche. Temi bollenti, sapientemente inseriti nella baraonda del sangue e del sesso (quest’ultimo, terreno naturale del Lando). Fulci pratica un’ottima regia, la fotografia è buona e ci sono bravi attori, alcuni anche molto noti in contesti diversi. La Brianza, mia terra d’adozione, emerge attraverso il linguaggio e taluni stereotipi.

Ben inizia un film, che è da appprezzare per vari motivi (non ultimo l’avere affrontato con originalità un tema, il vampirismo, tra i più abusati del cinema mondiale). Fulci ci mette la sua mano nelle inquadrature più “strane” (tenendo presente che si tratta di un film comico, anche se il volpone non è la prima volta che si cimenta nel genere). La sceneggiatura a più mani arricchisce il film che non stanca mai, la presenza di una Moira Orfei bellissima e di una Koscina un po’ imbolsita fanno il resto. Brazzi molto simpatico.


marzo 12, 2009 - Posted by | Commedia | , , , ,

2 commenti »

  1. El amigo Gerlando, interpretaba papeles de Hombre del Sur de Italia, que “ligaba” con Señoras del Norte del Bel Paese……

    Commento di filomeno | marzo 12, 2009 | Rispondi

  2. […] Approfondimento fonte:  Il Cavalier Costante Nicosia demoniaco,ovvero Dracula in Brianza … […]

    Pingback di Il Cavalier Costante Nicosia demoniaco,ovvero Dracula in Brianza … | marzo 13, 2009 | Rispondi


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