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Canterbury n. 2 nuove storie d’amore del ‘300


Canterbury No. 2 - nuove storie d'amore del '300 locandina 1

La vicenda è ambientata in Inghilterra, dopo la prima metà del 1300.
Geoffrey Chaucer, lo scrittore dei Racconti di Canterbury è in viaggio verso Canterbury, nell’Inghilterra meridionale.
Ad accompagnarlo c’è il cavaliere Quick, che è con lui per fargli da scorta visti i tempi molto pericolosi per i viandanti.
I due giungono in una locanda dove incontrano altre persone li convenute per svariati motivi e complice il maltempo che inizia a imperversare nella zona, non potendo ripartire,i presenti decidono di raccontarsi delle novelle.
Così, a turno, ecco presentate le storie di Dorigen,una bellissima donna che è rimasta sola dopo la partenza di Avergardus per la guerra, che per sfuggire alla corte di Aurelius decide di chiedergli una cosa decisamente inusuale, quella di Federico, che pur di compiacere una bellissima e ricca vedova non esita a procurare a quest’ultima un gruppo di cani che dovrebbero sollazzarla e compiacere la sua tendenza alla zoofilia, con risultati disastrosi perchè la donna verrà alla fine sbranata dai cani stessi.

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Ancora, la storia di un tesoro che significherà la morte per Giovanni, Oddo e Carlotta che,preda della cupidigia,invece di accordarsi per la spartizione dello stesso si ammazzeranno fra loro e la storia di un re greco che è attratto carnalmente dalla figliastra; quando questa viene rapita il re tenta di riaverla pagando il riscatto richiesto ma…
Canterbury n. 2 nuove storie d’amore del ‘300 è l’ennesimo decamerotico uscito nel 1973 nel pieno del fenomeno del genere e che sfrutta l’altro filone inaugurato con ben altre motivazioni e sopratutto risultati da Pier Paolo Pasolini,che nel 1972 aveva ripreso i The Canterbury Tales di Chaucer contenenti storie (120) aventi come tema l’amore cortese, l’avarizia e il tradimento.

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Anche in questo caso Pasolini aveva involontariamente inaugurato un sotto genere che ben si prestava a storie a sfondo erotico/moralistico; è davvero esercizio inutile cercare in questa nuova pletora di film un qualsiasi riferimento all’atmosfera caucheriana, visto che l’unico elemento in comune risulta alla fine essere l’ambientazione storica.
E poichè lo scopo principale di questo decamerotico è la sfilata ormai tradizionale di bellezze discinte e in second’ordine la presentazione di una sceneggiatura dignitosa, eccoci di fronte ad un prodotto finale che non si discosta da tantissimi altri prodotti del genere.
Erroneamente attribuito a Joe D’Amato (che però dovrebbe averne curato la sceneggiatura), il film è ascrivibile al regista inglese John Shadow (autore di Microscopic Liquid Subway to Oblivion), che all’epoca era marito dell’attrice Eva Aulin e presenta come unici elementi positivi una fotografia curata, alcune belle co protagoniste e l’ormai immancabile location del castello di Balsorano.

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Le storie non sono particolarmente originali così come la recitazione del cast non brilla di certo per espressività;tuttavia nel cast compare a sorpresa una giovanissima Dalila Di Lazzaro in una delle sue prime apparizioni cinematografiche.
Nei crediti finali del film la bellissima attrice friulana non compare e il motivo è facilmente comprensibile;la Di Lazzaro è presente solo nella scena del nudo colettivo in riva al fiume ed è distinguibile solo perchè la mdp indugia per qualche secondo sul suo corpo.
Le due attrici più conosciute del film sono Patrizia Adiutori e Shirlery Corrigan e a ben guardare ecco un altro motivo di interesse per il film:due bellezze che ammaliano per la loro esuberanza fisica.

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Per il resto, un prodotto che rasenta la sufficienza nel suo complesso,ovviamente nel ristretto ambito del genere che rappresenta.
A lungo introvabile, il film è stato trasmesso negli ultimi due anni due o tre volte dalle private, ragion per cui è oggi più facilmente rintracciabile.

Canterbury N. 2: nuove storie d’amore del ‘300
Un film di John Shadow . Con Rick Battaglia, Patrizia Adiutori, Shirley Corrigan, Claudio Ruffini, Dada Gallotti, Franco Mazzieri, Alex Rebar Erotico, durata 95 min. – Italia 1973.

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Patrizia Adiutori … Carlotta
Rik Battaglia … Averagus
Shirley Corrigan … Dorigen
Federico Boido … Aldo
Dada Gallotti … Widow
Franco Mazzieri … Geoffrey Chaucer
Alex Rebar … Riccardo II
Claudio Ruffini … Hercules
Greta Vayan … Lady Charlotte
Dalila di Lazzaro (non accreditata)La ragazza al fiume

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Regia John Shadow
Sceneggiatura Aristide Massaccesi
Produttore Roberto Loyola
Fotografia Roberto Girometti
Montaggio Enzo Meniconi
Musiche Maurizio De Angelis, Guido De Angelis
Scenografia Cloudia
Costumi Cloudia

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settembre 10, 2013 - Posted by | Erotico | , , ,

2 commenti »

  1. Firmato da un regista fantasma, inedito in home-video, giunto in tv solo in anni recenti, un decamerotico maledetto: al di là di ogni genere (fiaba, humor nero-grottesco, tragedia sullo homo homini lupus), censura (zoofilia) e logica (che ci fanno Chaucer e Quick nella storia che stanno udendo?). Gli squarci surreali (appare l’inferno dantesco), il finale cavalleresco, la bella fotografia e la nenia ipnotica dei De Angelis suggellano il capolavoro. Per me, il 2001 Odissea nello spazio del filone boccaccesco.

    Commento di DarkKnight | gennaio 21, 2017 | Rispondi

    • Certo,ognuno può vederci quello che crede in un film.Ritengo tu sia eccessivamente “buonista” verso un prodotto senza infamia e senza lode 🙂

      Commento di Paul Templar | gennaio 21, 2017 | Rispondi


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