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Nuda per Satana


Nuda per satana locandina

Parlare di cinema non significa necessariamente parlare di film memorabili, ma anche di pellicole che in qualche modo sono rimaste nella memoria collettiva come autentiche boiate, ovvero film in cui la trama è presso chè inesistente, la commistione tra i generi cinematografici risulta indistinguibile, oppure la recitazione è di così basso livello da far rimpiangere i soldi spesi per il biglietto.

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Rita Calderoni 

In alcuni casi questi tre elementi si sposano, contribuendo in maniera determinante all’insuccesso di un film. Quando poi questo film è di una bruttezza, squallore e insulsaggine addirittura commoventi, si può assistere, per uno dei frequenti paradossi del mondo della celluloide, ad un suo perdurare nella memoria, fin quasi alla sua elevazione a emblema di un certo tipo di cinema, che in alcuni casi viene battezzato come z movie, ad indicare come il film stesso sia indegno di qualsiasi visione. Nuda per Satana, diretto nel 1974 da Luigi Batzella (ovvero Paolo Solvay) rientra a pieno diritto in questa fascia cinematografica, anzi, in qualche modo è il fiero portabandiera di un genere che pure, incredibilmente, vanta parecchi aficionados.

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Tre fotogrammi del film con protagonista Rita Calderoni

Perchè questo film può vantare tanti meriti in negativo? Eccoli elencati brevemente:

La trama è confusa, scoordinata e la sceneggiatura è imbarazzante; la storia, che vorrebbe riprendere un tema usurato come quello del doppio, finisce per diventare un labirinto in cui lo spettatore ,disorientato, si smarrisce, senza capire dove il regista lo voglia portare, e sopratutto cosa in realtà stia guardando, ossia una storia psicologicamente contorta, oppure la solita fiera di nudità più o meno malcelate ed esposte ad uso e consumo del voyeur di turno;

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La recitazione degli attori ( concessione ardita del genere a cui appartengono i nemmeno volenterosi protagonisti della pellicola) si distingue per la sua sciattezza, per la mancanza assoluta di profondità, sicuramente non agevolata dalle numerose incongruenze del film, che assomiglia più ad un’opera allucinata (anzi, allucinante) derivata dalla mancanza di idee.

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-La pessima idea di voler ad ogni costo stupire con atmosfere tipiche del cinema di Polselli, con contrasti violenti di luci, atmosfere degne di un fumatore di hascisc e incongruenze sia in campo visivo che nei dialoghi

-Infine lo squallore dell’ambientazione, con la scena memorabile in cui la nudissima Rita Calderoni, star di questi z movie, viene assalita da un ragno gigante, costruito in maniera così artigianale da far pensare ad un prodotto girato da bambini, o al massimo ad un cartoon mediocre.

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Detto questo, addentrarsi nella spiegazione della trama appare davvero esercizio da equilibrista senza rete; la storia parte con un dottore che, mentre sta andando a fare una visita in un casolare che non c’è, incontra una ragazza discinta sulla strada, cosa che provoca lo sbandamento dell’auto sulla quale viaggia il medico e conseguente incidente. Rinvenuto dallo svenimento, il dottore assiste ad un altro incidente in cui è coinvolta un’altra ragazza, che, dopo un vano tentativo di soccorso, lo porta a cercare un luogo dove poter telefonare.

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Imbattutosi casualmente in una villa, il medico finirà per avere un’esperienza allucinante, ovvero la visione di se stesso e della ragazza trasformati in docili servi del padrone di casa, che utilizza i due per combattere il più antico nemico dell’uomo, Satana in persona. Sarà una formula evocativa a permettere al dottore di liberarsi del suo padrone e del diavolo, contemporaneamente; ma forse è stato tutto un sogno, perchè il dottore si sveglia nella sua auto, mentre accanto a lui avviene nuovamente l’incidente con protagonista la ragazza.

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Capisco che raccontata così la storia sembra assurda; ma è anche vero che ricostruire una trama di per se lacunosa, incredibile e sconclusionata è operazione difficile. Se proprio volete rendervi conto, visionatevi il film e passerete, in questo modo due ore del vostro tempo annoiandovi a morte e bestemmiando come turchi. In fondo, il cinema è anche questo, delirio allo stato puro. In ultimo una segnalazione sulla incredibile orgia finale; fumo, movimenti al rallentatore, protagonisti che sembrano muoversi secondo gli schemi di un incubo reale, girata con tanta e tale approssimazione da diventare l’emblema di cosa non deve essere messo in una pellicola.

Nuda per Satana, un film di Paolo Solvay. Con Rita Calderoni, James Harris, Stelio Candelli, Renato Lupi
Fantastico, durata 93 min. – Italia 1974.

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Nuda per satana banner protagonisti

Rita Calderoni … Susan Smith / Evelyn
Stelio Candelli … Dr. William Benson / Peter
James Harris …Il diavolo
Renato Lupi … Butler
Iolanda Mascitti … Cameriera

Nuda per satana banner cast

Regia:Luigi Batzella
Sceneggiatura:Luigi Batzella
Produzione:Remo Angioli
Musiche:Dario Baldan Bembo
Montaggio:Luigi Batzella
Fotografia:Antonio Maccoppi

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aprile 18, 2009 - Posted by | Erotico | ,

5 commenti »

  1. Término “aficionados”……¿”Españolismo” introducido por Paul Templar?

    Commento di filomeno | aprile 18, 2009 | Rispondi

    • In talia usiamo il termine “aficionado” per indicare una persona affezionata.
      Ciao
      Paul

      Commento di paultemplar | aprile 18, 2009 | Rispondi

  2. “Aficionado” en italiano = “Aficionado apasionado” ?

    Commento di filomeno | aprile 22, 2009 | Rispondi

  3. e propoi una schifezza

    Commento di luca | agosto 2, 2009 | Rispondi

  4. Vero, un film indecente

    Commento di paultemplar | agosto 3, 2009 | Rispondi


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