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Nel buio del terrore-Diabolicamente sole con il delitto


Nel buio del terrore, o anche Diabolicamente sole con il delitto; forse l’unica cosa intrigante sono i due titoli.
Il primo perchè allude ad un film che però non è quello che ci si appresta a vedere, visto che di buio e di terrore non c’è ombra o parvenza mentre più azzeccato è il secondo, ossia Diabolicamente sole con il delitto che calza a pennello ma che anche in questo caso allude a qualcosa che nel film è talmente intricato da risultare incoerente.
Già, perchè quel diabolicamente in realtà si riferisce ad una complicità tra le due protagoniste del film, che si concretizzerà in maniera contorta verso il finale del film che è forse la parte meno noiosa della pellicola stessa.
Pensare che le premesse per un film d’atmosfera e intrigante c’erano tutte; due attrici bellissime e sexy come Marisa Mell e Sylvia Koscina e un attore ormai quasi da leggenda come Fernando Rey.

Marisa Mell

Sylva Koscina

Ma le cose belle del film si fermano qui; anzi, potremmo aggiungere la location (una splendida villa a picco sul mare) e una fotografia molto curata il che però non evita anche errori incredibili, come la scena in cui la Mell e la Koscina fanno il bagno in una vasca e la Koscina appare con tanto di mutandine color carne!
Il resto purtroppo è noia sconfinata nonostante i colpi di scena che José Antonio Nieves Conde (che dirigerà la Mell nello stesso anno in …dopo di che, uccide il maschio e lo divora ) cerca di mettere su per ravvivare un film catatonico, imbastito sul solito canovaccio lui-lei-l’altra.
Lui è Luis Montalban, maturo ed affascinante industriale ovviamente ricco, lei è Carla bella e seducente squillo d’alto bordo, l’altra è Lola, cameriera di belle forme e volto incantevole povera in canna.
Cosa succede quindi al ricco Luis?


Succede di passare da una relazione con la esperta squillo ad una con la procace cameriera che nel frattempo ha allacciato anche una relazione saffica con Carla.
Il triangolo quindi si chiude perfettamente.
Ma Luis pensa a scompaginare le cose prendendo una sbandata per Lola e chiedendola in moglie; e allora cosa fa una cameriera bella e affascinante ma povera in canna?
Ovviamente sposa il maturo spasimante e si sistema per la vita.
Alla povera squillo non resta che leccarsi le ferite, consolata dal bel Alfred che è un artista di scarse fortune.
Dapprima Carla rifiuta l’uomo, poi poco alla volta conquistata dalla dolcezza e dalle premure del pittore, cede.
Qui cominciano i guai per Carla, perchè un giorno durante una passeggiata i due vengono apostrofati volgarmente da due tipacci; Alfred aggredisce i due uomini e ne accoltella uno uccidendolo.


Chissà perchè lo spettatore immagina la mossa successiva.
Accade infatti che il teppista superstite si metta a ricattare Alfred e la povera Carla, per aiutare il suo uomo, vende quello che ha e mette a tacere il ricattatore.
Intanto la sua rivale in amore Lola è rimasta vedova e ricca, perchè Luis è provvidenzialmente incappato in un incidente e ci ha lasciato le penne.
Carla nel frattempo ha scoperto casualmente che tutto l’accaduto, ovvero l’agguato dei due teppisti e la morte di uno di essi in realtà è stata solo una simulazione orchestrata dal suo bel Alfred.
E allora decide di vendicarsi utilizzando la vecchia amante Lola; fa in modo che Alfred agganci la donna e la invita sulla sua villa al mare.


Qui ci sarà la resa dei conti che però andrà in modo imprevisto.
Una sceneggiatura improbabile, una storia che non ha alcuna sorpresa perchè lo spettatore amante dei thriller riesce sistematicamente a prevenire le situazioni successive e tensione che è praticamente uguale a zero.
Non fosse per la Mell e la Koscina che regalano qualche brivido con le loro saffiche carezze, la narcosi sarebbe inesorabile.
Un pastrocchio confuso e soporifero al quale va riconosciuta solo una certa eleganza a livello formale; tuttta apparenza e nessuna sostanza in pratica.
Il povero Rey sembra in gita premio, mentre le due ottime attrici, la seducente Mell e la intrigante Koscina sono un gran bel vedere.
Sopratutto la seconda che mostra le sue grazie, mentre la Mell rimane abbottonata come una monaca ma è autrice di un sensualissimo strip verso la parte finale del film, strip che le permette di far agganciare al suo amante la ex rivale in amore.
Quindi, in definitiva, il film ha solo un motivo per essere visto, ovvero la presenza di due bellissime star che ci hanno purtroppo lasciate da tempo.

Nel buio del terrore (aka Diabolicamente sole con il delitto), Un film di José Antonio Nieves Conde. Con Sylva Koscina, Stephen Boyd, Fernando Rey, Marisa Mell Titolo originale Historia de una traición. Giallo, durata 98′ min. – Spagna, Italia 1971.

 

Marisa Mell … Carla
Sylva Koscina … Lola
Stephen Boyd … Artur
Fernando Rey … Luis Montalban
Massimo Serato … Hugo
Simón Andreu … Il pilota
María Martín … Regina

 
Regia: José Antonio Nieves Conde
Sceneggiatura: Juan José Alonso Millán,Juan Miguel Lamet
Produzione: Edmondo Amati
Musiche: Carlo Savina
Fotografia: Antonio L. Ballesteros
Editing: Pablo González del Amo

aprile 13, 2012 - Posted by | Drammatico | , ,

2 commenti »

  1. Mell y Koscina estaban “buenas”……..Don Fernando Rey, el Hombre Bueno por naturaleza…..

    Commento di gallego | aprile 17, 2012 | Rispondi

    • Fernando Rey è stato un grande attore ed un gran signore. Ha lavorato con i maestri, come Bunuel e ha fatto film memorabili.
      Ciao

      Commento di paultemplar | aprile 18, 2012 | Rispondi


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