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Così dolce, così perversa


 Jean è un industriale sposato con Danielle, moglie algida e insoddisfatta del legame con il marito; che ha una relazione con la moglie di un collega. Classico triangolo amoroso, quindi. Un giorno Jean conosce l’inquilina del piano di sopra, Nicole, una splendida donna bionda, che Jean scopre ben presto essere perseguitata da Klaus, uomo malvagio e violento.

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Jean si innamora ben presto, ricambiato, della splendida Nicole, mentre Danielle segue le avventure del marito con freddezza. La relazione tra i due è turbata però dalle intrusioni del manesco Klaus, tanto che un giorno arriva la resa dei conti. Salito nell’appartamento di Nicole, dal quale provengono urla disperate delle donna, Jean si trova davanti Klaus. Durante la colluttazione, l’uomo colpisce a morte Jean con un coltello, e poi, aiutato da Nicole, carica il corpo dell’industriale in un auto, che viene condotta fino ad una scarpata.

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Qui viene gettata, e la macchina distrugge completamente le prove del delitto. Klaus e Nicole sono quindi complici, e hanno architettato il tutto con un fine preciso: impossessarsi delle sostanze dell’uomo. La vera ispiratrice del delitto è però Danielle, che aveva deciso di liberarsi del marito, con la complicità di Nicole, sua amante.

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Ma Nicole, diabolicamente, fa credere alla donna che il marito sia ancora vivo, portando la donna all’esasperazione. Sarà Klaus a uccidere anche Danielle, e i due amanti a questo punto, riscosse le azioni di Jean, possono prendere il largo. Ma…..

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Così dolce così perversa è parte della trilogia sexy diretta tra il 1968 e il 1971 da Umberto Lenzi, e segue Orgasmo, precedendo l’ultimo film del trittico, Paranoia. Tra i tre film è sicuramente il più debole, pur contando su un cast di ottimo livello: colpa di una sceneggiatura abbastanza improvvisata, di un ritmo decisamente troppo lento e sopratutto di una trama confusa e poco credibile, nonostante gli attori ci mettano tanta buona volontà per cercare di rendere il prodotto dignitoso.

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Abbastanza inusuale il finale, che sembrerebbe suggerire un sequel, cosa che però non avvenne. Così dolce così perversa sconta anche una parte iniziale di trenta minuti abbondanti in cui non solo non accade nulla, ma si assiste alla rappresentazione di un normale dramma borghese, con i soliti coniugi annoiati che frequentano il solito club per ricconi a parlare del vuoto più assoluto.

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Manca tensione, così come manca l’azione, il che finisce per ridurre di molto le già scarse potenzialità della pellicola; a poco serve la buona prova della sexy e seducente Carroll Baker, nelle vesti della perfida Nicole e di Erika Blanc in quelle della tormentata Danielle. Nel cast c’è un Jean Louis Trintignant svogliato, mentre c’è spazio per l’affascinante Helga Linè nel ruolo dell’amante di Jean. Il film ebbe comunque una buona accoglienza dal pubblico, anche se la critica rimase molto fredda; all’estero il film, chiamato So sweet…so perverse, venne ugualmente ben accolto, contribuendo a rinsaldare la fama di Lenzi.

Così dolce così perversa, un film di Umberto Lenzi. Con Jean-Louis Trintignant, Horst Frank, Carroll Baker, Erika Blanc, Dario Michaelis, Renato Pinciroli, Luca Sportelli, Beryl Cunningham Giallo, durata 92 min. – Italia 1969.

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Cosi dolce cosi perversa banner personaggi

Carroll Baker: Nicole Perrier Helga Liné: Helena Horst Frank: Klaus Jean-Louis Trintignant: Jean Reynaud Erika Blanc: Danielle Irio Fantini: ospite alla festa Ermelinda De Felice: proprietaria dell’hotel Giovanni Di Benedetto: sig. Valmount Renato Pinciroli: portiere Gianni Pulone: il fotografo Lucio Rama: ospite alla festa Luigi Sportelli: ospite alla festa Beryl Cunningham: spogliarellista Paola Scalzi: amica di Helena Dario Michaelis: commissario di polizia Alessandro Tedeschi: uomo della commissione

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Regia Umberto Lenzi Soggetto Luciano Martino Sceneggiatura Ernesto Gastaldi, Massimo D’Avack Produttore Mino Loy, Luciano Martino, Jean Paul Bertrand Fotografia Guglielmo Mancori Montaggio Eugenio Alabiso Musiche Riz Ortolani Costumi Giovanni Naitano

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luglio 19, 2009 - Posted by | Thriller | , , ,

3 commenti »

  1. Helga Liné Stern, Actriz internacional; comenzó su carrera artística como “ecuyeré” de circo en el Portugal de los años 50, asentándose en España, en los 60 y participando en múltiples coproducciones de “cine de género” con Italia, Alemania, Francia……

    Commento di filomeno | luglio 19, 2009 | Rispondi

  2. immagino anch’io che l’ispettore che si nota sull’aereo alla fine prefiguri un sequel, non immagino rappresenti una qualche metafora (magari sull rimorso o qualcos’altro che potesse accompagnare per sempre i 2 ”cattivi”)… il film non entusiasma, ma val la pena passare un’ora e mezzo alla visione della Baker, qui + bella che mai, bravo anche Horst Frank che interpreta Klaus, anche se probabilmente è aiutato da una faccia un po’ cattiva già di suo, merita anche la canzone ”Why”

    Commento di Giorgio | settembre 1, 2011 | Rispondi

    • Forse i sequel era previsto, in fondo non sarebbe stata un’idea malvagia quella di riprendere il finale e cistruirci su un’altra storia.
      Le cose andarono diversamente.
      🙂

      Commento di paultemplar | settembre 2, 2011 | Rispondi


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