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Il montone infuriato


L’irresistibile ascesa di Nicola, un anonimo impiegato di banca, dallo sportello alla ricchezza e al potere.
L’uomo lavora in una banca, e vive in maniera grigia la sua vita; l’unica sua distrazione è l’incontro in un bistrot con l’amico Claude Fabre, scrittore di scarsa fama, con un handicap fisico. A lui racconta il primo gesto anticonvenzionale che fa all’improvviso; agganciare una giovane, Marie Paule, che si rivelerà essere una prostituta.

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Jane Birkin interpreta Marie Paule

Incitato da Claude, che vede in lui un fascino particolare, al quale a suo giudizio le donne non possono resistere, Nicola aggancia una splendida signora dell’alta società, Francesca. La donna, sposata con un professionista abbastanza grezzo, cede al fascino di Nicola e allaccia con lui una relazione. Contemporaneamente, sempre seguendo i suggerimenti dell’amico scrittore, si esercita seducendo dapprima una semplice commessa di un grande magazzino, e poi la furba ed esperta Flora, mentre allaccia una relazione amichevole con Madame Hermès, una ricchissima signora anziana che tra le altre cose è proprietaria di un settimanale, il Temoin.

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Romy Schneider è Roberte

L’ascesa di Nicola è irresistibile, anche se stressante e faticosa: l’uomo si divide tra Marie Paule, a cui è legato da una relazione sessualmente appagante ma anche da simpatia e affetto, tra Roberte, che in qualche modo lo ama e la intrigante Flora, che gli spalanca il mondo dell’alta società. Ben presto Nicola entra nelle grazie di Julien, un ricco finanziere che ha rilevato da Madame Hermes il settimanale Le temoin, e viene assunto nello stesso, dove si mette in luce, tanto da portare la tiratura dello stesso dapprima a 300.000 copie fino alla soglia del milione. Le cose quindi sembrano andare a gonfie vele.

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Jean Louis Trintignant è Nicola

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Ma il castello costruito da Nicola, sempre aiutato e consigliato da Claude, inzia a sgretolarsi all’improvviso; dapprima muore la sua amica e protettrice Madame Hermes, che comunque lascia all’uomo in eredità la bellissima villa in cui viveva, poi scoppia la tragedia. Un giorno il marito di Roberte segue la moglie, e proprio mentre è a colloquio con Nicola, le spara uccidendola sul colpo e subito dopo si toglie la vita. Scosso dalla morte di Roberte, Nicola inizia a porsi dei dubbi sul suo comportamento. Claude , proseguendo il suo instancabile percorso di iniziazione dell’amico, gli chiede di sedurre una nota attrice, Shirley Douglas, che Claude ama sin dai tempi dell’adolescenza, quando la donna era una semplice figlia di un farmacista.

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Nicola segue al solito i consigli di Claude, ma questa volta non confessa all’amico, sapendo del suo debole per la donna, di essere riuscita a sedurla non tanto con il suo fascino, quanto piuttosto con quattro colonne in prima pagina sul settimanale Temoin e con una costosa collana. Ma Claude intuisce la verità, e deluso, entra in una cabina telefonica e si suicida sparandosi un colpo di pistola in testa. Nicola decide di averne abbastanza: dedica all’amico scomparso la prima pagina del giornale, e si reca da Maire Paule, chiedendole di sposarlo. La donna accetta.

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 Florinda Bolkan è Flora

Tratto dall’omonimo romanzo di Roger Blondel, Il montone infuriato è un gradevole film di Michel Delville, autore, nel futuro (il film in oggetto è del 1974) di due deliziosi prodotti come Il dolce viaggio e La lettrice.
Un’opera che passa alternativamente dalla commedia alla tragedia, per finire nuovamente in commedia, abbastanza agilmente, grazie anche alle capacità indubbie del bel cast riunito da Delville.
Bravissima e sicuramente sexy è Jane Birkin, che nel film interpreta Marie Paule; misurata, affascinante e al solito splendida è Romy Schneider, che interpreta Roberte. La bisessuale e intrigante Flora è interpretata da un’altra bellezza, Florinda Bolkan. Il personaggio di Nicola è affidato a Jean Louis Trintignant, che appare leggermente imbarazzato; forse, tra gli attori del cast, è quello che appare più a disagio.
Il film, comunque, riesce a restare interessante anche nei lunghi colloqui nel bistrot tra Claude e Nicola, o nei dialoghi tra Francesca e lo stesso Nicola.

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Alla fine il discorso portato avanti da Deville, sul denaro, l’ambizione e i guasti che possono prodursi, si può dire riuscito anche se con qualche riserva: troppi personaggi vengono inseriti nel racconto, che a volte sembra diventare confuso. L’arrivismo di Nicola, spronato impetuosamente da Claude, sembra subito più che partecipe: almeno questa è l’impressione che si ricava dal film.
Ma sono peccati veniali in un’opera tutto sommato ben riuscita.

Il montone infuriato, un film di Michel Deville. Con Florinda Bolkan, Jean-Louis Trintignant, Romy Schneider, Jane Birkin, Jean-Pierre Cassel, Estella Blain
Titolo originale Le mouton enragé. Commedia, durata 105 min. – Francia 1973.

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Il montone infuriato banner protagonisti

Jean-Louis Trintignant …     Nicolas Mallet
Jean-Pierre Cassel …     Claude Fabre
Romy Schneider …     Roberte Groult
Jane Birkin …     Marie-Paule
Henri Garcin …     Berthoud
Georges Beller …     Amico di Marie-Paule
Georges Wilson …     Lourceuil
Estella Blain …     Shirley Douglas
Florinda Bolkan …     Flora Danieli
Dominique Constanza …     Sabine
Jean-François Balmer …     Vischenko
Michel Vitold …     Georges Groult

 

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dicembre 3, 2009 - Posted by | Drammatico | , , , , , ,

3 commenti »

  1. é un bel film.. è bello il soggetto ben raccontato ,ben interpretato , con i suoi contenuti che si vuole di più da un film ?

    Commento di m | agosto 8, 2018 | Rispondi

    • Sicuramente si,un buon film.Del resto Deville è uno dei registi più capaci del cinema francese;e poi un cast di assoluto livello,da Trintignant alla compianta Schneider,dalla Bolkan e jane Birkin

      Commento di Paul Templar | agosto 8, 2018 | Rispondi

  2. Condivido abbastanza il tuo commento generale al film. Me ne sono accostato aspettandomi un’impostazione da commedia ma così non è. L’ho trovato costantemente pervaso da un alone di tristezza e negatività d’influenza diabolica. I personaggi raccontati dal film sono tutti, per un motivo o per l’altro, negativi. Per quanto riguarda gli interpreti: deliziosa la Birkin dal perfetto physique du role, adorabile la Schneider degna dei più grandi pittori rinascimentali, la Bolkan negazione d’ogni femminilità e infine Trintignant monocorde, busto inespressivo, frigido anche di fronte a cotante grazie. Una sfinge a cui sembra scivolare tutto addosso, poco credibile anche quando chiede di pubblicare in prima pagina la morte dell’amico….

    Commento di Legrandegaspard | agosto 30, 2018 | Rispondi


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