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Desideri voglie pazze di tre insaziabili ragazze


Un castello, due pretendenti al possesso, due ragazze e una fidanzata gelosa.
Sono i protagonisti di Desideri voglie pazze di tre insaziabili ragazze, film con pretese comiche che racconta la storia del colonnello Delaroche e del conte D’Alsay, entrambi convinti di avere dei diritti sul castello di Portillon.
I due litigano da anni sulla titolarità della proprietà mentre madame Perroniere, la lavandaia del castello briga per far sposare le sue due nipoti ad uno dei due contendenti.
Monique e Babette, le due cuginette, diventano così protagoniste di un intrigo; disinibite e disponibili, le due avvenenti fanciulle tentano di assicurarsi i favori dei due avversari.

Edwige Fenech

Ma a intromettersi nell’ingarbugliata vicenda è Blande, splendida nipote del conte, rendendo il dissidio tra i due inconciliabile.
Alla fine, anche se a malincuore, Delaroche e D’Alsay decidono di battersi a duello a colpi di pistola.
Ma Blande e Babette si intrometteranno proprio nel momento in cui il duello sta per iniziare; poco dopo arriva il Procuratore generale che ha la soluzione pronta per dipanare la questione.
La corte infatti ha stabilito che nessuno dei due ha titolarità sul castello, che in realtà è di……


Desideri, voglie pazze di tre insaziabili ragazze è un film del 1969 diretto da Joseph Zachar, che l’anno successivo riproporrà il quasi identico tema in un film clone chiamato Alle dame del castello piace molto fare quello.
Dai titoli è chiaramente deducibile sia il genere di appartenenza delle pellicole sia la qualità delle stesse; per quanto riguarda il film in oggetto, siamo di fronte ad una commedia che vorrebbe essere umoristica con forti venature erotiche.
Il problema è che il film ha pochissimo di erotico e ancor meno di umoristico; a parte l’assoluta banalità della trama, che ricorda i primi “chiappa e spada” o al massimo un decamerotico di serie z va aggiunta una regia così dilettantistica da far pensare ad un’operazione fatta ad uso esclusivo delle pruderie voyeuristiche degli spettatori di fine anni sessanta, allettati dai primi nudi integrali mostrati con sempre minori tagli sullo schermo.


Se si esclude la Fenech, bella e sexy come sempre e in possesso dei requisiti minimi necessari per definirsi un’attrice siamo di fronte anche ad interpretazioni da parte del resto del cast di livello meno che infimo.
Il tentativo di Zachar di imbastire una commedia che strappi una risata si infrange inesorabilmente sulla sua assoluta incompetenza in materia cinematografica; al film manca il benchè minimo senso del ritmo e a ciò va aggiunta l’eccessiva caratterizzazione dei personaggi, che parlano e si muovono come degli idioti.
Così il film prosegue mostrando più pelle nuda possibile, senza alcun riguardo nemmeno per la parte erotica, visto che le sequenze sono girate a scatti e che non vengono creati nemmeno dei momenti che si possano definire caldi.


La parola fine, con le sequenze finali che portano alla soluzione della contesa tra i due avversari, arriva come una liberazione; il film è così malmesso, mal girato e brutto che non ci si arrabbia. Del resto se il nome del regista non poteva certo significare qualità, vista sia la sceneggiatura di partenza sia l’anonimato toale dei protagonisti della pellicola, il titolo stesso portava inequivocabilmente a inserire la pellicola stessa nella fascia dei b movie anni sessanta, per intenderci quel gruppo consistente di film girati in stretta economia, senza idee e mantenuti a galla solo dalla bellezza delle protagoniste e dai nudi proposti negli stessi.
La allora ventunenne Edwige Fenech, messasi in mostra l’anno precedente con Samoa regina della giungla è davvero l’unico motivo di interesse del film; poichè nella pellicola non è richiesta nessuna dote particolare, si può ammirarla senza veli per lunghi tratti.
Le altre due protagoniste della pellicola, ovvero Angelica Ott e Barbara Capell, sono poco più che gradevoli comparse, assolutamente sprovviste di qualsiasi dote recitativa se non quella senza vestiti, il vero motivo della loro presenza nel film.


Cercando con il lanternino qualche scena da segnalare, si possono citare quella del duello con la Ott e la Fenech discinte che cercano di impedire ai due contendenti di spararsi e qualche siparietto che anticipa le situazioni dei decamerotici, ovvero la Fenech che si trastulla con l’amante sotto gli occhi dello zio ecc.
Desideri voglie pazze di tre insaziabili ragazze, nell’originale tedesco Alle Kätzchen naschen gern arrivò in Italia tempo dopo l’uscita sugli schermi tedeschi, mutilato e sforbiciato a tal punto da rendere ancor più inconsistente la trama e il resto.
Un’operazione smaccatamente commerciale, quindi, fra le meno riuscite anche dal punto di vista economico perchè il film all’epoca passò completamente inosservato, salvo essere ripescato in seguito dal nutrito gruppo di fans della Fenech.
Da scansarsi in qualsiasi versione essendo privo del minimo richiesto ad una pellicola.
Desideri e voglie pazze di tre insaziabili ragazze
Un film di Josef Zachar. Con Sieghardt Rupp, Ernst Stankovski, Edwige Fenech, Angelica Ott, Barbara Capell, Helen Vita, Ernst Waldbrunn, Ralph Wolter Titolo originale Alle katzchen naschengerb. Erotico, durata 85 min. – Germania 1969.

Edwige Fenech Blande
Ernst Stankowski Conte D’Alsay
Sieghardt Rupp Colonnello Delaroche
Angelica Ott Babette
Barbara Capell Monique
Helen Vita Madame Peronnière
Ralf Wolter Philippe
Ernst Waldbrunn Procuratore generale
Ivan Nesbitt René

Regia Joseph Zachar
Soggetto Christa Brandt
Sceneggiatura Kurt Nachmann e Günther Heller
Produttore Ilse Kubaschewski e Erich Tomek
Fotografia Kurt Junek
Montaggio Arnfried Heyne (accreditato come Arndt Heyne)
Musiche Gerhard Heinz
Scenografia Ferry Windberger
Costumi Lambert Hofer Jr., Johanna Ott, Berta Pless

aprile 24, 2012 - Posted by | Erotico | ,

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