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Jude


Jude locandina

Jude Fawley è uno scalpellino che vive nel Wessex; ha alle spalle un passato doloroso e difficile, fatto di violenza, miseria e umiliazioni.
La sua esistenza è abbarbicata ad un sogno: studiare presso un’università per riscattare sia il suo passato sia il presente che non lo soddisfa.
Ma per poter studiare è necessario avere alle spalle una posizione solida, cosa che Jude non ha e deve quindi fare i conti anche con il suo stato sociale e con le difficoltà che ciò comporta.
Jude sposa una sua compaesana, Arabella, che con l’inganno gli fa credere di aspettare un bambino; la donna resterà incinta davvero ma il matrimonio tra i due è destinato ben presto a naufragare.

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Kate Winslet

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Christopher Eccleston

Insofferente a quella vita che considera riduttiva, Jude si trasferisce a Christminster, sede di una prestigiosa università nella speranza di poter coronare il suo sogno; qui incontra casualmente sua cugina Sue, sposata.
Tra i due inizia ben presto una travolgente relazione, nonostante le diffidenze iniziali della donna, quasi presaga di ciò che accadrà in seguito, ma non solo; la donna sa di vivere in un posto in cui le convenzioni sociali hanno la meglio su tutti gli altri aspetti della vita.
L’unione tra Jude e Sue è coronata però dalla nascita di due figli e i due nonostante le difficoltà portano avanti la loro relazione, aggiungendo al nucleo famigliare anche il figlio nato dal matrimonio di Jude con Arabella.

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La decisione avrà però un effetto catastrofico: il bimbo convinto che l’infelicità della coppia, osteggiata da tutti in paese dipenda dalla sua presenza e da quella dei fratellastri, li uccide e poi si suicida.
L’episodio sconvolge il già precario equilibrio della coppia, minato dalle difficoltà di trovare casa, lavoro e sopratutto dal fatto di essere guardati con malcelato disprezzo dalla gente del posto.
Sue, in profonda crisi, decide di tornare da suo marito e riprendere la tranquilla vita di prima e a Jude, a cui l’università ha in pratica proibito di proseguire gli studi in virtù della sua posizione sociale e dello scandalo della sua relazione con Sue, non resta altro da fare che ritornare all’ovile dove riprenderà la relazione con Arabella.
Jude, diretto da Michael Winterbottom nel 1996 è tratto dal romanzo di Thomas Hardy “Jude the Obscure” edito nel 1896.
Un film che si snoda su due piani di lettura paralleli eppure allo stesso tempo convergenti; le storie di Jude e Sue, che ignorano di stare per incamminarsi su un sentiero che li porterà a condividere prima e a separare poi le proprie esistenze.

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Jude è un giovane che ha degli ideali, un sogno e delle aspirazioni, Jane è una donna sposata con un benestante e colto uomo che probabilmente però non suscita in lei nessuna fiamma di desiderio; i due, così profondamente diversi come passato e presente finiranno per attrarsi fatalmente, complice il legame indissolubile di sangue che li unisce e che costituirà il primo dei baluardi contro cui dovranno lottare.
L’altro baluardo è la morale sociale, che vede nelle coppie di separati qualcosa di moralmente inaccettabile; contro questi pregiudizi, contro la barriera sociale che impedisce al giovane Jude di poter accedere agli studi perchè povero e sopratutto perchè impegnato in una relazione giudicata scandalosa la coppia tenta di opporre il legame che la unisce.
Che però è un legame difficile e complesso, altalenante, che vedrà il suo punto di arrivo dopo numerose incertezze e titubanze da parte di Sue; un legame che si rivelerà fatale per entrambi, oltre che causa della morte dei bambini nati dalla loro unione più quella del figlio di Jude, causa scatenante del tutto.

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Il film segue quindi le vicende dei due amanti costretti a fare i conti con la morale e i pregiudizi, a vivere una vita umiliante sotto tutti i punti di vista;  alla fine sarà proprio la morale corrente a scegliere il futuro dei due, anche se in modo involontario.
Il figlio di Jude infatti uccide proprio perchè la società in cui vive quella che è in fondo la sua famiglia respinge la coppia, li tiene ai margini e di conseguenza emargina anche lui e i suoi fratellini.
Nella scena più crudele del film,quella della morte dei tre fratelli,un senso di fatale destino pervade la sequenza, quasi il tutto dovesse arrivare a quella conseguenza per segnare la fine di una storia senza via d’uscita; “Siamo in troppi” scrive, il bambino, lapidario e tragico come un eroe greco.
Il piccolo che uccide i fratelli è così l’emblema, il braccio armato di una società cinica e bigotta che elimina il problema alla radice senza doverci fare i conti giornalmente.
E’ la vittoria del puritanesimo e della falsa morale, delle convenzioni sociali e al tempo stesso il trionfo dello status quo.
A nulla può quindi l’amore tra i due protagonisti, già di per se tormentato da secoli di tabù e di leggi scritte non cancellabili come quella che vuole la coppia indissolubile,

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il povero che deve restare tale e non ambire a ciò che è riservato alla classe sociale superiore, come quella che vieta l’incesto (pur molto annacquato come nel caso di due cugini). La scena simbolo rappresentativa di tutto il film è quella finale, in cui i due protagonisti si incontrano davanti alle tombe degli sventurati figli e tra le lacrime decidono di lasciarsi.
Winterbottom usa una regia asciutta e lineare per descrivere i rapporti tra i due amanti (tali sono, non avendo contratto matrimonio), alternando i loro sorrisi e le loro speranze, la loro ingenua fiducia al buio medioevale di una società rinchiusa dietro le sbarre del pregiudizio e della morale conservatrice.

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Jude e Sue usciranno sconfitti e la dimensione maggiore di questa sconfitta è rappresentata non solo dal dolore e dai dubbi di Sue ma anche dal malinconico ritorno della stessa alla casa del marito; quel marito che ha sposato per entrare nella società per bene, dal quale non è attratta in alcun modo, meno che mai da quello sessuale ma che rappresenta il ritorno ad una normalità tranquillizzante e narcotizzante al tempo stesso.
Una sconfitta su tutti i fronti, così come sconfitto esce Jude da una storia che lo ha privato di tutto; delle illusioni di potersi evolvere socialmente e culturalmente, dall’illusione di poter vivere la propria vita integrandosi in una società che viceversa lo respinge e lo emargina.
Jude torna a casa, all’ovile, dove riprende la relazione con Arabella.
Ha perso la partita e si è arreso.
Questo film va visto in diverse ottiche, quindi, con un occhio particolare al legame simbiotico fra il film e il romanzo da cui è tratto, che all’epoca della sua uscita scatenò un putiferio in un’epoca puritana come poche.
Il regista inglese Winterbottom, reduce da Butterfly kiss – il bacio della farfalla e da Go now, dirige un bel film, a cui contribuiscono le ottime prestazioni dei due attori principali ovvero Christopher Eccleston (Jude) e Kate Winslet (Sue) a cui vanno aggiunte le ottime performance di Liam Cunningham (Phillotson,il marito di Sue) e di Rachel Griffiths (Arabella)
Film ineccepibile, con una buona fotografia che esalta la cupezza del racconto e che in stridente contrasto esalta i pochi momenti felici della coppia.

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Jude
Un film di Michael Winterbottom. Con Kate Winslet, Christopher Eccleston, James Nashbitt Drammatico, durata 123′ min. – USA 1996.

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Jude banner protagonisti

Christopher Eccleston: Jude Fawley
Kate Winslet: Sue Bridehead
Liam Cunningham: Phillotson
Rachel Griffiths: Arabella
June Whitfield: Zia Drusilla
James Lambert: Zio Joe

Jude banner cast

Regia Michael Winterbottom
Soggetto Thomas Hardy (romanzo)
Fotografia Eduardo Serra
Montaggio Trevor Waite
Musiche Adrian Johnston
Scenografia Joseph Bennett
Costumi Janty Yates

Maggio 21, 2012 - Posted by | Drammatico | ,

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