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Che cosa avete fatto a Solange?


Il professor Enrico Rosseni è in barca con una delle sue allieve, Elizabeth; la ragazza, per caso, vede una giovane correre nel bosco, inseguita da un’ombra, e subito dopo vede un coltello balenare. Enrico non le crede, ma il giorno nel bosco viene ritrovato dalla polizia un cadavere di ragazzo, uccisa in maniera crudele con un coltello impiantato nelle parti intime. La ragazza appartiene proprio alla scuola in cui insegna Enrico ed è compagna e amica di Elizabeth.

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Sulle prime Enrico preferisce non informare la polizia del fatto che Elizabeth è una preziosa testimone, ma subito dopo viene uccisa un’altra ragazza, e i sospetti si concentrano proprio su Enrico, che durante la passeggiata con Elizabeth ha perso una penna. A questo punto, fermato dalla polizia, il professore confessa tutto agli inquirenti, mettendo in crisi sia il suo lavoro che il matrimonio con Hertha, che insegna con lui nell’istituto.

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Ma la morte di Elizabeth, che ha rivelato alla polizia che il killer, che lei ha intravisto per poco, era vestito da prete, scagiona Enrico. Aiutato dalla moglie, che gli perdona il tradimento, peraltro mai consumato fisicamente, il professore decide di indagare personalmente sui motivi che possono aver spinto il misterioso assassino a uccidere brutalmente le ragazze.

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Così, poco alla volta, scopre che nell’istituto c’era un gruppo di giovani unite da una specie di patto segreto; le ragazze avevano relazioni con giovani di età superiore, e si coprivano a vicenda. Enrico scopre poi che tutto è legato alla misteriosa assenza di una ragazza, Solange, che fino all’anno prima aveva fatto parte del gruppo. A poco alla volta, aiutato dalla moglie e incoraggiato dall’ispettore Barth, Enrico riesce a trovare il bandolo della matassa.

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Sorretto da una sceneggiatura di prim’ordine, e girato con mano indubbiamente felice da Massimo Dallamano, Cosa avete fatto a Solange appartiene all’epoca d’oro del thriller italiano, originata dal primo fortunato thriller di Argento, L’uccello dalle piume di cristallo.  Film ottimamente diretto, in cui la trama scivola pefettamente fino alla conclusione, che si incomincia ad intravedere quando ormai il film stesso è alla fine.

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Notevoli le performance segli attori, fra i quali vanno segnalati Fabio Testi nel ruolo di Enrico, di Karin Baal, una rivelazione nei panni della comprensiva Hertha, moglie del professore e di Jochum Fuchsberger nei panni dell’ispettore Barth. Uno stuolo di belle ragazze arricchisce il cast, fra le quali vanno segnalate Camille Keaton, nipote del grande Buster nel ruolo chiave di Solange, e delle giovani e belle Claudia Butenuth, Pilar Castel e Giovanna di Bernardo. Il commento musicale è di ennio Morricone, che arricchisce e impreziosisce una trama avvincente, sottolinenando con puntualità i momenti topici.

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Cosa avete fatto a Solange? un film di Massimo Dallamano 1972, con Fabio Testi, Karin Baal, Joachim Fuchsberger, Cristina Galbó, Camille Keaton, Günther Stoll, Claudia Butenuth, Maria Monti, Pilar Castel. Prodotto in Germania Ovest, Italia. Durata: 96 minuti.

Fabio Testi: Enrico ‘Henry’ Rosseni
Cristina Galbó: Elizabeth Seccles
Karin Baal: Herta Rosseni
Joachim Fuchsberger: Ispettore Barth
Günther Stoll: Professor Bascombe
Claudia Butenuth: Brenda Pilchard
Camille Keaton: Solange Beauregard
Maria Monti: Mrs. Erickson
Giancarlo Badessi: Mr. Erickson
Pilar Castel: Janet Bryant
Giovanna Di Bernardo: Helen Edmonds

Regia Massimo Dallamano
Soggetto Bruno Di Geronimo, Massimo Dallamano
Sceneggiatura Bruno Di Geronimo, Massimo Dallamano
Produttore Leo Pescarolo, Fulvio Lucisano, Horst Wendlandt
Fotografia Joe D’Amato
Montaggio Antonio Siciliano, Clarissa Ambach
Musiche Ennio Morricone

Cesare Barbetti: Enrico ‘Henry’ Rosseni
Vittoria Febbi: Elizabeth Seccles
Fiorella Betti: Herta Rosseni
Giuseppe Rinaldi: Ispettore Barth
Nando Gazzolo: Professor Bascombe
Serena Verdirosi: Brenda Pilchard
Liliana Sorrentino: Solange Beauregard
Carlo Alighiero: Mr. Erickson

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febbraio 18, 2009 - Posted by | Thriller | , , ,

7 commenti »

  1. Appena finito di vedere! bello caz.zo! quanto mi stai arricchendo, amico 🙂 …ora quando ho bisogno di thriller non devo arrivare in America e restarne pure deluso e “appalliato” 😀

    GGM

    Commento di GustaveGuMinda | Maggio 27, 2011 | Rispondi

  2. In effetti è un thriller molto ben congegnato, con buone atmosfere e una regia all’altezza.
    Dallamano ci sapeva fare…..
    Ciao

    Commento di paultemplar | Maggio 28, 2011 | Rispondi

  3. Aveva un gran ritmo, e usava la colonna sonora in maniera fighissima! ma quanto è bella la Keaton nel fotogramma che hai postato (nel parco)? :))))

    GGM

    Commento di GustaveGuMinda | Maggio 28, 2011 | Rispondi

  4. Paul, deluso dal fatto che Barilli ha fatto solo quei due film! Almeno Dallamano ha fatto altro, e non vorrei perdere occasione. Cosa mi consigli dopo Solange e La polizia chiede aiuto? Graziiiiieee! 😀
    ps ho preso A Venezia dicembre…, ma non è un film italiano vero? 🙂

    GGM

    Commento di GustaveGuMinda | Maggio 31, 2011 | Rispondi

  5. Barilli ha fatto solo due film effettivamente; di Dallamano posso consigliarti Il medaglione insanguinato, che è un prodotto discreto.
    A Venezia è di Nicholas Roeg; credo che sia uno dei film più belli degli anni 70, tra i primi venti della mia personale classifica
    Ciao

    Commento di paultemplar | Maggio 31, 2011 | Rispondi

  6. il film non è male anzi, l’idea poi che per contrappasso come Solange pure le vittime siano segnate con un coltello nelle parti basse merita… alcune scene da voyeur (tipo un professore che spia le docce delle ragazze) sono abbastanza inutili anche perchè la figura di quel professore non serve a nulla nella storia, la scena pero’ dell’aborto in casa della tata (già crudissima di suo) è pure fatta in un bianco e nero malinconicissimo che fa quasi respirare allo spettatore quelle atmosfere cupe e queagli aggeggi freddissimi… la Baal è commovente nella parte della moglie comunque sempre innamoratissima di Testi

    Commento di Giorgio | settembre 4, 2011 | Rispondi

  7. Bellissimo questo film,il miglior giallo made in Italy di tutti i tempi.Ottima sceneggiatura,ottima regia e ottima prova degli attori:Testi è davvero superbo,la Baal idem e anche il resto del cast mi è piaciuto molto,prove molto ma molto intense.La suspance,gli intrighi e tutto ciò che avviene dall’omicidio fino al finale ti tengono inchiodato alla poltrona,roba da urlo davvero.La cosa che più mi piace tra le tante è proprio quella dell’omicidio,sopratutto perchè,se uno ci fa caso,la prospettiva è dalla parte dell’assassino,non della macchina da presa e questo è segno evidente di cura magistrale dei dettagli.Un vero capolavoro!

    Commento di Lello | novembre 29, 2012 | Rispondi


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