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Frenzy


Frenzy locandina 1

Dalle acque del Tamigi ,mentre è in corso un comizio, emerge il corpo nudo di una donna.
E’ stata evidentemente strangolata perchè al collo ha una cravatta annodata.
L’esame autoptico rivela che la donna è stata violentata prima di essere barbaramente uccisa;si tratta di Brenda Blaney, che gestiva una agenzia matrimoniale ed era divorziata da Richard Blaney, ex pilota della Raf oggi affetto da problemi di varia natura.
L’uomo infatti non si è più inserito nel contesto sociale, vive lavorando saltuariamente e beve moltissimo; l’unico punto fermo della sua attuale vita sembra essere rappresentato da Barbara Jane Milligan detta Babs, la donna che ha incontrato in un pub è che rappresenta ormai per lui una scialuppa di salvataggio.

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Una serie di sciagurate circostanze porta la polizia sulle sue tracce;Richard infatti è stato visto incontrare l’ex moglie con la quale ha avuto un violento litigio;inoltre ha lasciato l’agenzia di Brenda per ultimo.
Arrestato dal Capo Ispettore Oxford,Richard è costretto a cercare da solo il misterioso assassino, anche perchè l’uomo ha ucciso Barbara…
Diretto da Alfred Hitchcock nel 1972, Frenzy è il penultimo lavoro del grande maestro britannico, che avrà come seguito quattro anni dopo l’ultima fatica di Hitchcock,Complotto di famiglia.
Frenzy è un thriller dalla sceneggiatura molto curata, in perfetta linea con lo stile del regista; riprendendo i temi del passato Hitchcock bada all’essenziale costruendo una trama scorrevole, in cui l’elemento di novità è rappresentato dal fatto che l’assassino è noto sin dall’inizio.

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In una Londra soleggiata e spesso ripresa dall’alto, assistiamo alla corsa del protagonista, l’ex pilota Blaney attraverso la tela tessuta dall’implacabile e psicopatico assassino deciso ad addossargli la responsabilità dei crimini commessi.
Hitchcok vaga nella Londra a lui cara, mostrandoci Covent Garden e il suo mercato, che due anni dopo sarebbe stato demolito oppure il tribunale dell’Old Bailey che in altri film aveva celebrato ambientandoci le scene dei processi penali o ancora L’Hilton, la nuova Scotland Yard e i pub che erano stati i luoghi preferiti della sua vita privata.
All’ombra di questo scenario ecco muoversi un film che in qualche modo rappresenta per Hitchcock il tentativo di “modernizzare” il suo cinema; elemento di novità è per esempio l’utilizzo del nudo femminile, fino ad allora assolutamente assente dai suoi film o anche l’utilizzo voluto di un cast definibile minore a fronte delle tante star da lui valorizzate come Kim Novak, Grace kelly e Cary Grant, James Stewart,Julie Andrews ecc.
Una scelta vincente perchè il film fa respirare aria di normalità; l’utilizzo di personaggi quasi anonimi rende il film più arioso, più reale e quindi meno artefatto.

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Alcune scene vanno segnalate come esempio classico del cinema del regista:il suo umorismo nero è degnamente rappresentato dalla sequenza iniziale, nel quale il politico impegnato nel comizio denuncia il degrado del Tamigi, poco prima che i bobby londinesi recuperino il cadavere nudo della donna con al collo la cravatta che l’ha uccisa.Proprio in quella sequenza Hitchcock si nasconde tra la folla, con la sua classica bombetta nera…
Frenzy, pur essendo riconosciuto quasi unanimemente come un ottimo film tuttavia non entusiasmò la critica e il pubblico; probabilmente l’espediente cinematografico dell’assassino noto dopo pochi minuti smontò parte della suspence di cui il cinema thriller vive.

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O ancora, la scelta stessa del cast, priva di grossi nomi deluse in qualche modo sia la critica che il pubblico; tuttavia il film resta un esempio di cinema tecnicamente perfetto, in cui si fondono mirabilmente storia, intreccio e location.
Londra appare solare, priva della tradizionale nebbia che accompagnava quasi tutti i lavori in essa girati, che spaziavano dal cinema gotico al thriller al giallo per finire con l’horror.
Hitchcock tributa alla sua città un affettuoso omaggio, quasi presago del fatto che non ci sarebbe più tornato da vivo; il grande regista si spense infatti a Bel Air, a poca distanza da Beverly Hills 8 anni più tardi.
Frenzy è un film che è stato trasmesso saltuariamente dalle tv commerciali; in rete è facilmente rintracciabile e su You tube c’è una splendida riduzione in lingua originale che consiglio vivamente per apprezzare i dialoghi tipici del grande maestro londinese.

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Frenzy

Un film di Alfred Hitchcock. Con Billie Whitelaw, Alec McCowen, Jon Finch, Barry Foster, Barbara Leigh-Hunt, Anna Massey, Bernard Cribbins, Vivien Merchant, Michael Bates, Jean Marsh, Clive Swift, John Boxer, Madge Ryan, George Tovey, Elsie Randolph Giallo, durata 116′ min. – Gran Bretagna 1972.

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Frenzy banner personaggi

Jon Finch: Richard Ian Blaney
Alec McCowen: Capo Ispettore Oxford
Barry Foster: Robert “Bob” Rusk
Billie Whitelaw: Hetty Porter
Anna Massey: Barbara Jane (‘Babs’) Milligan
Barbara Leigh-Hunt: Brenda Margaret Blaney
Bernard Cribbins: Felix Forsythe
Vivien Merchant: Mrs. Oxford
Michael Bates: Sergente Spearman
Clive Swift: Johnny Porter
Jean Marsh: Monica Barling
John Boxer: Sir George
Madge Ryan: Mrs. Davison
George Tovey: Mr. Salt
Elsie Randolph: Gladys

Frenzy banner doppiatori

Pino Colizzi: Richard Ian Blaney
Stefano Sibaldi: Capo Ispettore Oxford
Sergio Graziani: Robert Rusk
Anna Miserocchi: Brenda Margaret Blaney
Sergio Tedesco: Felix Forsythe
Lydia Simoneschi: Mrs. Oxford
Ferruccio Amendola: Johnny Porter
Fiorella Betti: Monica Barling
Vinicio Sofia: portiere
Vittoria Febbi: Babs Milligan
Gianfranco Bellini: uomo al bar
Franca Dominici: Mrs. Davison
Dhia Cristiani: Gladys

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Regia Alfred Hitchcock
Soggetto Arthur La Bern
Sceneggiatura Anthony Shaffer
Fotografia Gilbert Taylor
Montaggio John Jympson
Musiche Ron Goodwin
Scenografia Robert W. Laing

Frenzy banner recensioni

L’opinione di dedo dal sito http://www.filmtv.it
“Frenzy, penultima creazione di Hitckocock, ha un sapore diverso dalle sue precedenti opere, forse influenzato indirettamente da una sua lunga attività per la Tv. Il Regista sostenne che rendere il comportamento umano visibile è difficile ed in Frenzy lo rende molto difficile, quasi insopportabile. Vorremmo urlare per mettere in guardia le vittime del killer della cravatta. Dopo una luminosa carrellata aerea del Tamigi, scende nella descrizione ambientale, grigio plumbea della Londra in cui ambienta questo thriller mozzafiato, con personaggi comuni, ma ben definiti. Richard Blaney è ex capitano d’aviazione, incapace di ritrovarsi, dopo la sua attività bellica e privato del prestigio cui si era abituato, orgoglioso, bevitore, irragionevolmente iracondo, drammaticamente consapevole di essere precipitato nel nulla, un fallito, costretto a lavori saltuari, semplici.(…) E questa sua convinzione traspare evidente nel film. Particolarmente esperto nella tecnica di ripresa, con tutto il copione già scritto , corredato da disegni, prima di cominciare le riprese, mostra gli avvenimenti come possono immaginarli i personaggi. Riesce a inculcare nello spettatore quel senso di minaccia che traspare dalle immagini, inducendone un’ansia, una suspense intensa e costante. Ed in questo risiede la sua maestria.”

L’opinione del sito http://www.claudiocolombo.net
Per darvi un’idea del livello del mio inglese, per anni ho creduto che “Frenzy” fosse il nome del protagonista del film. Finché non l’ho visto, continuando però a chiedermi quale dei personaggi si chiamasse Frenzy. Bene, ora se per voi ho conservato un minimo di credibilità potete seguitare a leggere. Nella filmografia di Hitchcock Frenzy si distingue per la durezza di alcune immagini e di alcuni dialoghi, tanto che è stato vietato ai minori di 14 anni. E’ inutile chiedersi se il ricorso a certi espedienti fosse proprio necessario: la crudezza della sequenza del primo omicidio crea le premesse grazie alle quali la sequenza del secondo omicidio, la celebre retrocessione giù per le scale che fu fra l’altro parodiata da Mel Brooks in Alta tensione, sortisce un effetto così potente. Lo schema narrativo è un classico: c’è un uomo sospettato di numerosi omicidi, è anzi l’unico sospettato, tutte le prove sono contro di lui, e continuano ad accumularsi. Gli unici a sapere con certezza che l’assassino non è lui siamo noi spettatori, e l’unico cuscinetto fra noi e i personaggi è rappresentato dagli amici del sospettato, che gli credono sulla fiducia, e dalla moglie dell’ispettore, che ignorando tutte le prove preconfezionate suggerisce una logica che lo scagiona, restando inizialmente inascoltata (si è giocata la reputazione affliggendo il marito con i suoi audaci esperimenti di cucina francese, che rappresentano altresì un gustosissimo angolo del buonumore). Nei film come questo, in cui i ruoli sono dichiarati in partenza, la tensione non s’indebolisce nelle visioni ulteriori, e anzi le repliche offrono la possibilità di apprezzare meglio i meccanismi che la destano, quando questi – ed è il caso di Frenzy – sono perfettamente congegnati. L’ultima battuta, “Mister Rusk, vedo che non porta la cravatta”, è un modo geniale per calare il sipario su una vicenda di morti violente con un sorriso.

L’opinione di Pinehead80 dal sito http://www.davinotti.com
Ennesimo film di altissimo livello sfornato dal grande Alfred Hitchcock. Come al solito il regista inglese riesce a trasmetterci, via via che scorrono le immagini del film, una tensione unica e continua. Innumerevoli sono i momenti da citare e che rimangono indelebilmente nella memoria dello spettatore (su tutti l’assassinio dell’ex moglie del protagonista e il viaggio di Rusk nel camion di patate). Un film d’altissimo livello che dimostra come Hitchcock riesca in ogni singola inquadratura a emozionare.

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Frenzy location Old Bailey

Il tribunale dell’Old Bayley a Londra in una foto d’epoca

Frenzy location Covent garden 1930

L’ormai demolito Covent Garden, sede del mercato ortofrutticolo a Londra

Frenzy location Simpson restaurant

Il restaurant Simpson

settembre 22, 2013 - Posted by | Thriller | , , , , , ,

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