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C’era una volta in America


Se con C’era una volta il West Sergio Leone era andato alle radici della storia americana,cercando,con un’ambiziosa operazione,di mostrare una faccia del Far West,quello della prima colonizzazione,delle ferrovie,della nascita di un capitalismo senza scrupoli,con C’era una volta in America,opera ancora più ambiziosa,cerca di mostrare l’altra faccia di un paese tutto sommato giovane,senza una storia antica,popolato da mille etnie differenti.

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Jennifer Connelly è Deborah

Ognuna delle quali con grossi problemi di identificazione in un paese dallo sviluppo selvaggio e incontrollato,in cui potevi diventare ricco in un giorno,oppure marcire ai bordi della stessa civiltà che ti offriva tutte le opportunità;attraverso le storie di figli di immigrati,come Noodles,come Maximilian Berkowitz o gli altri protagonisti,fra i quali ancora un rappresentante di un’etnia,quella ebraica,rappresentata da Fat Moe e da sua sorella Deborah.

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Il film concepito come un’opera di grande respiro,che racconta la vita di un gruppo di casuali amici,per poi finire per diventare un’epopea tragica,punta il dito sulle contraddizioni del capitalismo stesso,mostrando come l’arricchimento,la ricerca del potere,abbiano finito per diventare la molla principale delle azioni di molti,in assoluta linea con le ambizioni della giovane nazione.

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Olga Karlatos

I destini incrociati di Noodles,di Max,di Patsy,di Cockeye,di Fat Moe,di Deborah,si allacciano l’uno all’altro,mostrando spaccati di vita dei quartieri americani,il loro selvaggio sviluppo,la mancanza spesso di una morale unica,che devia verso il crimine,alla ricerca disperata del possesso,dei soldi. L’ America è anche questo,lo sviluppo selvaggio e sfrenato dell’mdividualità.

Così le storie si intrecciano,con l’amicizia tra Max e Noodles,nella quale vengono coinvolti anche Patsy e Cockeye,mentre Fat,il bravo ragazzo,l’amico fidato resterà ai margini,unica figura davvero pulita dell’intera storia;li vediamo crescere come ragazzi e come entità unica,come banda,che inizia con il contrabbando d’alcool per poi finire,dietro suggerimento dell’infido Max,ad una rapina che dovrebbe sistemarli una volta per tutte.

Assistiamo così alle vicende del gruppo,fino alla morte del piccolo Dominic,che segna una svolta nella vita di tutti;Noodles uccide un poliziotto per vendicare l’amico,e finisce in carcere,dal quale esce per scoprire che i suoi amici hanno messo su un’efficace rete di contrabbando di alcolici,in pieno proibizionismo;una pacchia che ha permesso il loro arricchimento,ma che sta per finire.

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La proposta di Max,di fare il colpo della vita,ai danni della Federal Reserve è il colpo che Noodles non accetta;è lui il primo a tradire,per affetto,certo,ma sempre di tradimento si tratta;e quando arriva sulla scena del drammatico rinvenimento dei corpi dei tre amici,Noodles si rende conto di aver involontariamente contribuito ad ammazzare i suoi amici.La sua fuga,che è una fuga dalle responsabilità,durerà trentacinque anni,il tempo necessario per riflettere su chi ha rubato la borsa che conteneva tutti i risparmi della banda,ma sopratutto per riflettere sulla strana lettera che un giorno gli verrà recapitata,che annuncia il trasferimento dei corpi dei suoi amici dal vecchio cimitero ad un altro.

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E’ il momento della verità,per Noodles;troverà i suoi amici trasferiti in una cappella lussuosa e inizierà ad interrogarsi,fino al momento della soluzione finale,che è un’autentica sorpresa,il colpo di genio di Leone.

C’era una volta in America ha due possibili interpretazioni,dal punto di vista della trama,slegate dalla sua ambientazione,che ho già descritto;Noodles,all’inizio del film,è in una fumeria d’oppio,fuma beatamente;c’è un telefono che trilla ossessivamente,quasi un sogno onirico.Rappresenta un Noodles che ricorda il suo passato e immagina il suo futuro,sotto i fumi dell’oppio?

Oppure è davvero la fuga da una realtà che non riesce ad accettare?

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E’ un sogno,quello del tradimento di Max che mostra tutta la sua frustrazione per la personalità schiacciante dell’amico oppure tutto è accaduto realmente?

E la relazione di Deborah con l’amico cosa vuol rappresentare,una paura o una realtà?

Il finale del film,con Noodles che dice “Max è morto tanti anni fa” sembrerebbe far propendere per una storia reale,testimoniata anche dallo scorrere degli eventi in flashback,la musica dei Beatles e il Vietnam.Eppure quel sorriso di Noodles nella fumeria d’oppio sembrerebbe far propendere per un’allucinazione,quella che porterebbe lo stesso giovane a immaginare un futuro in cui l’ingombrante Max diventa una vittima designata delle sue frustrazioni.

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Due chiavi di lettura,differenti,che lo stesso Leone non chiarì mai del tutto.I continui flashback,l’inizio e la fine del film,possono significare tutto e il contrario di tutto;sogno,realtà,sono mescolati come in una scatola cinese,non si può capire cosa è reale e cosa no;è reale il tempo che scorre,la fine dei vari capitoli storici,la crescita vorticosa della società americana,testimoniata dalla colonna sonora di Morricone e intervallata dalle musiche di Amapola;c’è tutto questo nel film,e molto di più.

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C’è il sogno americano,la sua storia così lineare e al tempo stesso complessa,ci sono storie di piccoli gangster e storie di donne di malaffare,c’è tutto il sogno americano,visto con occhio affettuoso,cinico,divertito.

Un grande film,in pratica;l’essenza stessa del cinema,quello che ti commuove e ti indigna,ti diverte e ti fa pensare.Grandissimi attori,fra cui le segnalazioni d’obbligo sono per Robert De Niro e per James Woods.Infine inutile nascondere che la colonna sonora ha giocato un ruolo fondamentale,grazie alla solita stupenda esecuzione dell’orchestra di Ennio Morricone.

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C'era una volta in America banner personaggi

Robert De Niro     …     David ‘Noodles’ Aaronson
James Woods    …     Maximilian ‘Max’ Bercovicz
Elizabeth McGovern    …     Deborah Gelly
Joe Pesci    …     Frankie Manoldi
Burt Young    …     Joe
Tuesday Weld    …     Carol
Treat Williams    …     James Conway O’Donnell
Danny Aiello    …     Polizotto
Richard Bright    …     Chicken Joe
James Hayden    …     Patrick ‘Patsy’ Goldberg
William Forsythe    …     Philip ‘Cockeye’ Stein
Darlanne Fluegel    …     Eve
Larry Rapp    …     ‘Fat’ Moe Gelly
Richard Foronjy    …      ‘Fartface’ Whitey
Robert Harper    …     Sharkey
Dutch Miller    …     Van Linden
Gerard Murphy    …     Crowning
Amy Ryder    …     Peggy
Olga Karlatos    …     Donna nel teatro
Mario Brega    …     Mandy
Ray Dittrich    …     Trigger
Frank Gio    …     Beefy
Karen Shallo    …     Lucy Aiello
Scott Schutzman Tiler    Il giovane Noodles
Rusty Jacobs    …     Il giovane Max
Brian Bloom    …     Il giovane Patsy
Adrian Curran    …     Il giovane Cockeye
Mike Monetti    …     Il giovane Fat Moe
Noah Moazezi    …     Dominic

C'era una volta in America banner cast

Regia: Sergio Leone
Writing credits:     Leonardo Benvenuti
Piero De Bernardi
Enrico Medioli
Franco Arcalli
Franco Ferrini
Sergio Leone
Prodotto da: Claudio Mancini,Arnon Milchan
Musiche: Ennio Morricone
Fotografia: Tonino Delli Colli
Film editing: Nino Baragli
Casting: Cis Corman,Joy Todd
Costumi: Gabriella Pescucci

C'era una volta in America banner doppiatori

Ferruccio Amendola: David “Noodles” Aaronson
Sergio Fantoni: Maximilian “Max” Bercovicz / sen. Christopher Bailey
Rita Savagnone: Deborah Gelly
Leo Gullotta: Frankie Monaldi
Gigi Reder: Joe
Maria Pia Di Meo: Carol
Cesare Barbetti: James Conway O’Donnell
Carlo Giuffré: Vincent Aiello
Vittorio Di Prima: Chicken Joe, Beefy
Angelo Nicotra: Patrick “Patsy” Goldberg
Luciano De Ambrosis: Philip “Cockeye” Stein
Vittoria Febbi: Eve
Franco Latini: “Fat” Moe Gelly
Nando Gazzolo: Sharkey
Renato Mori: Crowing
Riccardo Rossi: “Noodles” da ragazzo
Massimo Rossi: Max da ragazzo/David Bailey
Georgia Lepore: Deborah da ragazza
Alessandro Quarta: “Patsy” da ragazzo
Fabrizio Manfredi: “Cockeye” da ragazzo
Piero Tiberi: Bugsy Siegel
Francesco Pezzulli: “Fat” Moe da ragazzo
Claudio Fattoretto: Monkey
Giorgio Piazza: avv. Irving Gold
Alessandro Rossi: serg. P. Halloran
Federico Danti: Scagnozzo di Bugsy
Massimo Giuliani: Scagnozzo di Bugsy
Gianni Marzocchi: Scagnozzo di Bugsy
Anna Rita Pasanisi: ragazza nella bara
Pino Locchi: giornalista televisivo

C'era una volta in America banner citazioni

Per non impazzire dovevi non pensare che fuori c’era il mondo, proprio non pensarci. Dovevi dimenticarlo. Eppure, sai, gli anni passavano sembrava… che volassero. Strano ma è così quando non fai niente. Ma due cose non riuscivo a togliermi dalla mente: la prima era Dominic, quando prima di morire mi disse “Sono inciampato”. E la l’altra eri tu. Tu che mi leggevi il “Cantico dei Cantici”, ricordi? “Oh figlia di principe quanto sono belli i tuoi piedi nei sandali”. Lo sai che leggevo la Bibbia tutte le sere? E tutte le sere io pensavo a te. “Il tuo ombelico è una coppa rotonda dove non manca mai il vino. Il tuo ventre un mucchio di grano circondato da gigli. Le tue mammelle sono grappoli d’uva. Il tuo respiro ha il profumo delicato delle mele.” Nessuno t’amerà mai come ti ho amato io. C’erano momenti disperati che non ne potevo più e allora pensavo a te e mi dicevo: “Deborah esiste, è la fuori, esiste!” E con quello superavo tutto. Capisci ora cosa sei per me? (Noodles)

Ho rubato la tua vita e l’ho vissuta al tuo posto. T’ho preso tutto. Ho preso i tuoi soldi, la tua donna, ti ho lasciato solo 35 anni di rimorso. Per la mia morte. Rimorso sprecato. (Max)

Noodles, ci rimangono solo dei bei ricordi e se adesso uscirai da quella porta nemmeno quelli ti rimarranno. (Deborah)

Oggi hanno chiesto a te di far fuori Joe, domani chiederanno a me di far fuori te. Se questo sta bene a te, a me non sta bene. (Noodles)

C'era una volta in America banner foto

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Robert De Niro
è Noodles

C'era una volta in America 1 2James Woods   è  Maximilian ‘Max’ Bercovicz

C'era una volta in America 1 3William Forsythe  è Philip ‘Cockeye’ Stein

C'era una volta in America 1 4James Hayden è Patrick ‘Patsy’ Goldberg

C'era una volta in America 1 5Elizabeth McGovern è Deborah Gelly da adulta

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Jennifer Connelly è
Deborah Gelly ragazza

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Larry Rapp  è  ‘Fat’ Moe Gelly

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C'era una volta in America locandina 1

giugno 9, 2008 - Posted by | Drammatico |

5 commenti »

  1. http://www.perfettodifettoso.wordpress.com

    Commento di perfettodifettoso | giugno 9, 2008 | Rispondi

  2. Música brano “Amapola”?

    Commento di filomeno | giugno 9, 2008 | Rispondi

  3. Si,è uno dei brani della colonna sonora,lo balla la Connelly quando Noodles la guarda dallo spioncino.
    In italiano suona :Amapola,dolcissima Amapola
    Dovrebbe essere un brano portoghese.
    Ciao
    Paul

    Commento di paultemplar | giugno 9, 2008 | Rispondi

  4. Ahime’, non sopporto Leone ed i suoi tempi….:D

    Commento di silvianovabellatrix | settembre 24, 2011 | Rispondi

  5. Ahi ahi ahi, Silvia, questo è uno dei film più belli di sempre. Tuttavia la tua è una critica condivisa da molti: Leone aveva una tempistica fatta di sguardi, attese,silenzi. Era il suo trademark, che ha fatto in fondo la sua fortuna.
    Ciao e torna presto 🙂

    Commento di paultemplar | settembre 24, 2011 | Rispondi


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