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Permette? Rocco Papaleo


Rocco Papaleo è un ex pugile, dall’indole bonacciona e fiduciosa; emigrato dalla Sicilia per tentare la fortuna in America, dopo aver lasciato la boxe perchè troppo tenero per uno sport così grintoso, Rocco è finito a lavorare come ascensorista in Alaska.
Un giorno decide di seguire dei suoi amici a Chicago per vedere dal vivo un importante incontro di boxe; qui Rocco per un pelo evita di essere investito dall’auto guidata dalla bella modella Jenny, che per scusarsi in qualche modo, invita l’uomo a vedere l’incontro nel suo appartamento.

Marcello Mastroianni

L’invito nasconde ben altro, ma l’ingenuo Rocco non raccoglie la malizia insita nella donna: incapace com’è di capire le sottigliezze maliziose della donna, finisce per gettare alle ortiche quella che può essere un’avventura galante.
Equivocando l’atteggiamento della donna, il candido Rocco finisce per seguire sempre più spesso la donna,tentando inutilmente di restare solo con lei. L’uomo finisce così come un agnello tra i lupi, in una città dove la regola d’oro sembra essere la sopravvivenza ad ogni costo.

L’ingenuo e spaesato Rocco diventa così preda del peggio della città.
Finirà per incontrare un sordido campione di umanità, nel quale spiccano le figure di una prostituta che non esita a mettergli nel letto la figlia minorenne e altre figure meschine, fino a quando non verrà pestato a sangue e derubato.
Scosso dall’episodio, ma nonostante tutto ancora fiducioso nell’umanità, con una voglia di comunicare anche commovente, Rocco tenta un’impossibile approccio con la bella Jenny, che per tutta risposta lo assale gridandogli il suo disprezzo per la sua natura gentile e fiduciosa.


E’ questo il punto di svolta, quello che mette in crisi il bravuomo e che lo costringe ad un atto estremo; sicuro di non poter sopravvivere in un mondo di lupi, in una giungla dove conta solo la legge della sopravvivenza, Rocco Papaleo si arma con una potente bomba e da quel momento diventa una mina vagante, pronto a farsi giustizia alla prima occasione utile.
Permette? Rocco Papaleo è un gran bel film firmato da uno dei migliori registi italiani, Ettore Scola.
Diretto nel 1971, segue due tra le migliori opere del regista, Il commissario Pepe del 1969 e Dramma della gelosia (tutti i particolari in cronaca) del 1970 ed è un film malinconico, pessimista e amaramente descrittivo della condizione degli emigrati italiani in America, pur non essendo questa la tematica fondamentale del film.


Il tema portante è infatti la solitudine emotiva del protagonista, un uomo profondamente buono e ingenuo, fiducioso e dal gran bisogno di comunicare, che vede infranti tutti i suoi tentativi per colpa di una società disumana e alienante come quella americana, competitiva all’eccesso e dominata da rapporti interpersonali aridi ed egoistici.
Rocco Papaleo è un uomo con dei valori di riferimento molto forti, che svaniranno del tutto quando finalmente, dopo tante delusioni e dopo il colpo di grazia dato dalla cinica Jenny, che gli rimprovera i fallimenti della sua vita e dipinge i suoi pregi come dei difetti imperdonabili, finirà dicevo per prendere coscienza del fatto che chi è agnello è destinato fatalmente ad essere preda dei lupi e che dopo questa amara constatazione, deciderà di difendersi con una bomba, che l’uomo, emulo del bombarolo de andreiano, porterà con se per utilizzarla nella prima occasione utile.


E’ un’America ostile e disumana, quella descritta da Scola, che tuttavia privilegia più l’introspezione psicologica del personaggio Papaleo, messo in chiaro contrasto con la società a stelle e strisce, ormai destinata ad un futuro fatto di egoismi personali portati all’esasperazione.
L’incarnazione fisica di Rocco Papaleo è uno straordinario Marcello Mastroianni che crea un personaggio dolorosamente umano, simpatico e perdente, un perdente nella vita, è vero, ma che moralmente giganteggia in un mondo di nani.
L’attore laziale occupa la scena da consumato ed espressivo talento naturale, capace di rendere le sfumature del suo personaggio con enorme naturalezza; accanto a lui una bella Laureen Hutton e cosa abbastanza insolita, un cast di comprimari praticamente sconosciuti, evidente tributo all'”americanicità” del film.


Permette? Rocco Papaleo è un bel film, molto sottovalutato all’epoca della sua uscita nelle sale per motivi inspiegabili; forse l’abbondanza di prodotti di alto livello spinse i critici a storcere il naso, forse giocarono altri fattori.
Sta di fatto che questo è un film da vedere assolutamente.
Permette? Rocco Papaleo
Un film di Ettore Scola. Con Marcello Mastroianni, Lauren Hutton, Tom Reed, Margot Novak,Umberto Tagliavini, Brizio Montinaro Commedia, durata 123′ min. – Italia 1971.

Marcello Mastroianni … Rocco
Lauren Hutton … Jenny
Tom Reed … Gengis Khan
Margot Novak … Linda
Umberto Travaglini … Alcantara

Regia Ettore Scola
Soggetto Peter Goldfarb, Ruggero Maccari, Ettore Scola
Sceneggiatura Peter Goldfarb, Ruggero Maccari, Ettore Scola
Produttore Pio Angeletti, Adriano De Micheli
Fotografia Claudio Cirillo
Montaggio Ruggero Mastroianni
Musiche Armando Trovajoli

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agosto 2, 2012 - Posted by | Drammatico | , ,

1 commento »

  1. Bel film davvero questo qui,ma purtroppo non è la sola critica degli anni 70 a sottovalutarlo:anche l’odioso Morandini non lesina belle parole su questo film,definendolo pertanto un passo falso di Ettore Scola.Sarà che forse “Dramma della gelosia…”era superiore(ottimo film davvero!)ed uscì l’hanno prima,ma questo mica è da buttare via,anzi,a me piace davvero molto.Film molto amaro,pessimista,ma realizzato con maestria da Scola che si riconferma uno dei più grandi maestri del nostro cinema.Mastroianni poi si esprime davvero in maniera magistrale:davvero magnifico.La Hutton,bellissima davvero,è anche molto brava(e ci concede anche una bella visuale del suo corpo)e chissene frega che i comprimari siano sconosciuti:ma perchè,Zavattini e De Sica,durante il neorealismo prendevano attori famosi?La risposta è no.L’importante non è la fama,è la credibilità.E questi attori secondari,seppur non famosi,sono molto credibili e questo che conta.

    Commento di Beppe | agosto 3, 2012 | Rispondi


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