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Come perdere una moglie e trovare un’amante


Come perdere una moglie e trovare un amante locandina

Un ritorno a casa decisamente traumatico, quello del dottor Alberto Castelli, alto dirigente di un’azienda del latte; l’aver anticipato il rientro lo porta a scoprire la palese infedeltà della moglie che lo cornifica con un idraulico. E’ infatti proprio sotto la doccia che Alberto ha l’amara sorpresa di trovare l’amante della moglie nudo come un verme.

La conseguenza è l’abbandono del tetto coniugale e una visita dallo psicanalista, un tipo strambo che lo convince a trasferirsi in Val Malenco per riprendersi dal trauma.

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Johnny Dorelli

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Barbara Bouchet

L’altro personaggio del film è l’olandese Eleonora Rubens, nella quale ha la sventura di imbattersi Alberto, per ben due volte; la prima volta lo scontro avviene in auto, la seconda volta in un ospedale.
Ma è destino che i due, all’insaputa l’uno dell’altra finiscano per incontrarsi; lo psicanalista Rossini, lo stesso che ha in cura Alberto invita Eleonora a recarsi anch’essa in Val Malenco.
Da quel momento inizieranno le peripezie di entrambi; sarà proprio Alberto a guadagnarci di più, perchè dapprima avrà un’avventura con Marisa, l’amica del cuore di Eleonora che arriva in Val Melenco per incontrarla e poi con Anita, la gigantesca moglie del proprietario della baita.

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Finirà che Alberto e Eleonora avranno un terzo scontro, che questa volta però…
Subito dopo Autostop rosso sangue (1977), unica incursione di Pasquale Festa Campanile nel thriller puro e di Gegè Bellavita, la discreta commedia all’italiana interpretata da Flavio Bucci nel 1978, il regista lucano tenta la carta della commedia brillante, con discreto esito confermando ancora una volta di essere un regista affidabile e capace di creare film gradevoli senza cadere nella volgarità più becera.
Come perdere una moglie e trovare un’amante è essenzialmente una commedia degli equivoci, che ruotano attorno alle due figure principali del film, Alberto e Eleonora.

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Il primo è il classico medio borghese un tantino annoiato che ha la sventura di vedersi cornificato dalla moglie, la seconda una ragazza un tantino imbranata e ingenua, come mostra la divertente sequenza in cui viene invitata a spogliarsi nuda dallo strambo psicanalista Rossini, cosa che accetta senza batter ciglio convinta che sia indispensabile per la terapia.
Proprio gli equivoci sono il tema portante del film, insieme alle gag che Festa Campanile semina nel film; se alle volte siamo di fronte a qualche deja vu, per la maggior parte del film ci troviamo immersi in situazioni comiche che smuovono il sorriso.
E poichè siamo nel 1978, ovvero in un momento storico davvero poco allegro per la nazione e sopratutto per il cinema, alle prese con una crisi che sta diventando dilagante, ecco che le risate che il film tira fuori sono tutto grasso che cola.
Merito anche dei due protagonisti principali, Johnny Dorelli e Barbara Bouchet. Se Dorelli conferma ancora una volta le capacità volitive che gli permisero di interpretare 25 film in dieci anni, fatte di un umorismo garbato e di una simpatia irresistibile unite a buone capacità recitative, Barbara Bouchet è ovviamente a suo completo agio essendo una delle attrici più utilizzate in ruoli comici o semplicemente umoristici.

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Anny Papa

Ben assortito anche il cast dei comprimari, che include uno spiritato Felice Andreasi nel ruolo dello psicanalista pazzoide, Annie Papa in quello della moglie fedifraga di Alberto, la bravissima Elsa Vazzoler nel ruolo della vulcanica Anita e sopratutto Stefania Casini, questa volta relegata in un ruolo secondario come quello interpretato nei panni di Marisa, la disinibita amica del cuore di Eleonora.

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Completano il cast in ruoli minori Enzo Cannavale, Toni Ucci e Marina Hedman in uno dei tantissimi ruoli secondari che la futura pornostar interpretò negli anni 70 e 80.
Commedia gradevole e spensierata, quindi, una delle poche che valga la pena di vedere in un periodo storico del cinema in cui la comicità stava diventando pian piano sempre più becera e volgare.

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Come perdere una moglie e trovare un’amante
Un film di Pasquale Festa Campanile. Con Johnny Dorelli, Barbara Bouchet, Stefania Casini, Elsa Vazzoler, Pietro Tordi, Toni Ucci, Gino Pernice, Enzo Cannavale, Carlo Bagno, Paola Maiolini, Felice Andreasi, Deddi Savagnone, Dino Emanuelli Commedia, durata 104′ min. – Italia 1978.

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Come perdere una moglie banner personaggi

Barbara Bouchet: Eleonora Rubens
Stefania Casini: Marisa
Johnny Dorelli: Dott. Alberto Castelli
Tony Ucci: Frate Cappuccino
Felice Andreasi: Psicanalista
Enzo Cannavale: Gran Maestro di Yoga Orientale
Elsa Vazzoler: Anita

Come perdere una moglie banner cast

Regia Pasquale Festa Campanile
Soggetto Gianfranco Bucceri
Roberto Leoni
Sceneggiatura Gianfranco Bucceri
Roberto Leoni
Luigi Malerba
Produttore Luigi Borghese
Fotografia Giuseppe Ruzzolini
Montaggio Alberto Gallitti
Musiche Gianni Ferrio

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luglio 14, 2012 - Posted by | Commedia | , , , ,

6 commenti »

  1. Molto divertente questo film di Pasquale Festa Campanile,con un formidabile Johnny Dorelli e una simpaticissima oltre che sempre bellissima Barbara Bouchet.Oltre loro,c’è un gruppo di comprimari bravissimi(Cannavale,le bellissime Stefania Casini e Annie Papa,Gino Pernice,Felice Andreasi ecc)e di caratteristi formidabili(uno su tutti:Toni Ucci),che danno uno slancio di gusto e divertimento al film.Ricordo ad esempio uno spassosissimo Anderasi psicologo che tiene sotto osservazione la Bouchet,che sembra provenire direttamente da una commedia di Woody Allen,il quale rimane immobile pure dinanzi al prorompente lato B nudo della Bouchet.Ma anche i personaggi dei protagonisti,l’incastramento delle due auto degli stessi,il dialogo surreale sotto la doccia con l’amante della moglie.Unico disappunto?La scena dell’amante del marito della Bouchet(Gino Pernice)suonata a mo di contrabbasso è copiata dal film con Buzzanca e la Antonelli di cui non ricordo il nome (so solo che Buzzanca suonava la bellissima Laura Antonelli come un contrabbasso per l’appunto).Per il resto tutto a meravilgia:non sarà un capolavoro ma è molto ben godibile.
    Ciao

    Commento di Beppe | luglio 16, 2012 | Rispondi

    • Il film che citi è Il merlo maschio, in cui c’è una Antonelli assolutamente strepitosa. Infatti la scena è identica, complimenti per la memoria 🙂

      Commento di paultemplar | luglio 17, 2012 | Rispondi

  2. Grazie per i complimenti…
    Ad ogni modo credo che qualche sintomo di crisi di idee,crisi che dagli anni successivi si farà sempre più aspra ed evidente nel cinema italiano.Infatti,a memoria,è il primo utilizzo di copiatura nel nostro cinema.O sbaglio?

    Commento di Beppe | luglio 17, 2012 | Rispondi

    • Non,non è certo il primo, anzi; ma dalla metà in poi degli anni 70, la crisi di idee e principalmente la crisi ai botteghini originata dalla concorrenza feroce delle Tv private dettero un colpo micidiale al cinema. Non a caso nacque dapprima il cinema softcore spinto e poi il cinema hard, con conseguente spostamento di parte degli spettatori verso quel tipo di cinema. Conseguentemente aumentò l’importazione di prodotti americani e quindi si investirono meno soldi nel cinema italiano. Ciao 🙂

      Commento di paultemplar | luglio 18, 2012 | Rispondi

  3. La canzoncina cantata da Dorelli (“Golosona”) è un cult assoluto…..

    Commento di johntrent70 | luglio 25, 2012 | Rispondi


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