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La morte risale a ieri sera


Donatella Berzaghi, figlia di Amanzio, una giovane minorata psichica che ha circa 20 anni ma i comportamenti di una bambina sparisce misteriosamente di casa.
Suo padre disperato si rivolge alla polizia; è l’investigatore Duca Lamberti con il collega Mascaranti ad occuparsi delle indagini.
Aiutato marginalmente da una prostituta e indagando nello squallido mercato del sesso, Lamberti scoprirà la terribile fine della ragazza, che però verrà vendicata dal padre…
La morte risale a ieri sera, tratto dal romanzo I milanesi ammazzano il sabato di Giorgio Scerbanenco esce nelle sale nel 1970, un anno dopo in discreto successo del libro dello scrittore di origine ucraina, morto prematuramente a Milano subito dopo l’uscita del romanzo.


Il romanzo, quarto ed ultimo della serie dedicata all’investigatore Lamberti (il personaggio di Lamberti era già stato interpretato da Bruno Crémer in Il caso “Venere privata” di Boisset) è anche l’ultima fatica dello scrittore, che scomparve come già detto nello stesso anno; il regista Duccio Tessari firma la sceneggiatura con l’aiuto di Artur Brauner e Biagio Proietti , saltando piè pari la parte introduttiva dedicata alla storia personale di Lamberti e introducendo il film con il tenero rapporto esistente tra la bellissima e sfortunata Donatella e suo padre Amanzi, mentre sparisce dal film anche la ninfomania della ragazza, costretta a vivere come una reclusa per evidenti motivi.

Beryl Cunningham

Di qui si snoda la vicenda, attraverso un’attenta descrizione del mondo sotterraneo della delinquenza milanese, quella che viveva ai margini della metropoli occupando le zone d’ombra dell’operosa città; un’indagine che parte da un’intuizione di Lamberti, uomo profondamente cinico ma anche umano, che capisce da subito che la ragazza è stata circuita da una banda che sfrutta ragazze a fini sessuali e che dopo alcuni tentennamenti si getterà anima e corpo alla ricerca di Donatella.

Gillian Bray

Tessari, regista specializzato in western ( suoi Una pistola per Ringo,Il ritorno di Ringo,Vivi o, preferibilmente, morti) mostra di avere confidenza con il genere thriller/poliziesco, anche se in questo caso è improprio parlare di appartenenza del film a questi generi.
La morte risale a ieri sera è più un noir, con i tempi classici del genere e una cura verso i dettagli davvero maniacale: si respira l’atmosfera dei noir francesi, nel film, che pur incedendo lentamente, avvolge lo spettatore in un’atmosfera opprimente e cupa.
Costretti a seguire una caccia che intuiamo da subito essere destinata a finire male, noi spettatori siamo trasportati attraverso una Milano che non è quella da bere, bensi quella polverosa e anziana come una nobile decaduta, quella dai palazzi a volte anonimi dietro i quali si nascondono storie turpi, con le vite di anonimi cittadini sospese su fili da equilibristi, come quella della sfortunata Donatella che non ha nemmeno le capacità per reagire ed opporsi a qualcosa che non può capire a causa del suo handicap.


Il film oltre che essere una descrizione accurata dei metodi investigativi di Lamberti, è anche una descrizione dell’ostinazione di un padre, Amanzio, che nella vita ha ormai solo quella ragazza affidata a lui come unico motivo di vita.
Così, dopo aver seguito la caccia alle ombre di Lamberti e dopo aver toccato con mano la disperazione di un padre privato dell’ultimo amore della vita, siamo trasportati verso un finale cattivo: la legge non può punire oltre un certo limite gli autori di un gesto particolarmente odioso come quello perpetrato ai danni di Donatella, così è Amanzio a fare giustizia.

Frank Wolff

Gabriele Tinti

Una giustizia che elimina solo una parte del problema, non certo il problema stesso ma che è indicativo di uno stato d’animo che era molto diffuso tra gli italiani, spesso preda di una delinquenza arrogante e sprezzante a cui la legge non riusciva a porre argine.
Tessari restituisce con molta fedeltà le atmosfere plumbee di Scerbanenco, creando un film in cui non c’è sangue, non c’è splatter o pistolettate ma solo una tensione latente e una grande precisione nella descrizione di ambienti e atmosfere.
Paradossalmente, sceglie per un film ambientato a Milano e descritto cosi minuziosamente nelle sue atmosfere da Scerbanenco attori protagonisti che milanesi non sono: a cominciare dall’americano Frank Wolff, che interpreta con misura e abilità il ruolo del principale protagonista, il poliziotto Duca Lamberti proseguendo poi con l’altro protagonista del film, Amanzio Berzaghi interpretato da Raf Vallone che di origine era calabrese.
E non sono milanesi Gabriele Tinti, Eva Renzi, Gillian Bray e Beryl Cunningham oltre a Gigi Rizzi.
Ma la “milanesità” del film c’è tutta, a cominciare dalla sigla introduttiva I giorni che ci appartengono cantata da Mina che scorre malinconica mentre vediamo i titoli di testa scorrere con sullo sfondo un tram che attraversa la città; così come milanese è la sequenza in cui vediamo Amanzio raggiungere casa sua, attraversando una città quasi indifferente se non ostile.


La parte iniziale del film è davvero un piccolo gioiello, con la sequenza che mostra Amanzio mentre si prende cura di quella che è la sua bambina, la splendida Donatella donna nel corpo ma bambina nel cuore e nel cervello, aiutandola a indossare un reggiseno, attrezzo infernale con cui la ragazza è palesemente in difficoltà.
Un film quindi assolutamente ben congegnato, fedele al romanzo e questa è una rarità, viste le numerose pessime trasposizioni dalla parola scritta al mondo della celluloide e sopratutto ben interpretato.
Per quanto riguarda la sua reperibilità, non dovrebbero esserci in giro versioni digitali ma non ci metto la mano sul fuoco; tra l’altro La morte risale a ieri sera è un film che non passa da una vita in tv per cui è sicuramente un’impresa trovare una versione del film che sia decente da vedere.

Il film è ora disponibile su You tube all’indirizzo http://www.youtube.com/watch?v=SoMHUU-_4Ow in una buona versione audio/video.


La morte risale a ieri sera
Un film di Duccio Tessari. Con Frank Wolff, Raf Vallone, Eva Renzi, Beryl Cunningham, Checco Rissone, Gigi Rizzi, Gabriele Tinti, Marco Mariani, Stefano Oppedisano, Giorgio Dolfin, Gillian Bray Poliziesco, durata 102′ min. – Italia 1970.

Raf Vallone: Amanzio Berzaghi
Frank Wolff: Commissario Duca Lamberti
Gabriele Tinti: Mascaranti
Gillian Bray: Donatella Berzaghi
Eva Renzi: moglie di Lamberti
Gigi Rizzi: Salvatore
Beryl Cunningham: Herrero
Wilma Casagrande: Concetta
Checco Rissone: Ing – Salvarsanti
Marco Mariani: Franco Baronia
Jack La Cayenne: Franco Baronia – l’altro
Stefano Oppedisano: collega di Salvatore

 

Regia Duccio Tessari
Soggetto dal libro I milanesi ammazzano al sabato di Giorgio Scerbanenco
Sceneggiatura Artur Brauner, Biagio Proietti, Duccio Tessari
Produttore Artur Brauner, Giuseppe Tortorella
Casa di produzione Central Cinema Company Film, Filmes Cinematografica, La Lombard Filmes Cinematografica
Fotografia Lamberto Caimi
Montaggio Lamberto Morra
Musiche Gianni Ferrio

Incipit del romanzo

Duca Lamberti disse: “Si”. Non era un’interrogazione, era un’approvazione.
L’uomo anziano ma robusto, solido, largo, muscoloso, velloso alle orecchie e alle sopracciglia, dall’altra parte del tavolo, riprese a parlare.

Les aventuriers du Rio Verde (TV mini-serie)
– Manana (1993)
– Le barrage (1992)
1992 Beyond Justice
1991 Il principe del deserto (TV mini-serie)
1990 Il gorilla (TV series)
– Le gorille et l’amazone (1990)
1990 C’era un castello con 40 cani
1988 Una grande storia d’amore (TV movie)
1988 Guerra di spie (TV mini-serie)
1986 Bitte laßt die Blumen leben
1985 Baciami strega (TV movie)
1985 Caccia al ladro d’autore (TV serie)
– Il ratto di Proserpina (1985)
1985 Tex e il signore degli abissi
1984 Nata d’amore (TV mini-serie)
1981 Un centesimo di secondo
1978 L’alba dei falsi dei
1976 La madama
1976 Safari Express
1975/I El Zorro la belva del Colorado
1974 L’uomo senza memoria
1974 Uomini duri
1973 Tony Arzenta – Big Guns
1973 Gli eroi
1972 Forza ‘G’
1971 Viva la muerte… tua!
1971 Una farfalla con le ali insanguinate
1970 La morte risale a ieri sera
1970 Quella piccola differenza
1969 Vivi o, preferibilmente, morti
1968 I bastardi
1968 Meglio vedova
1967 Per amore… per magia…
1966 Bacia e spara
1965 Il ritorno di Ringo
1965 Una pistola per Ringo
1965 Una voglia da morire
1964 La sfinge sorride prima di morire – stop – Londra
1963 Il fornaretto di Venezia
1962 Arrivano i titani

Soundtrack del film

Due flani del film

 Giorgio Scerbanenco

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settembre 3, 2012 - Posted by | Thriller | , , , , ,

3 commenti »

  1. a memoria, pure Wolff e Tinti morti prematuramente assai… la trama e la recensione intrigano, me lo procurero’ subito 🙂

    Commento di Giorgio | settembre 5, 2012 | Rispondi

    • Aggiungici anche la sfortunata Eva Renzi; particolare macabro, la Renzi, Tinti e Scerbanenco sono morti tutti a 59 anni…

      Commento di paultemplar | settembre 6, 2012 | Rispondi

  2. Esiste un’edizione in dvd della Ermitage che in pratica è un riversamento della vecchia vhs in formato fullscreen 1,33:1: insomma è un dvd solo sulla carta…
    Qualche anno fa è passato invece su uno dei canali Sky (il defunto FX) in un master bellissimo e pulito e nel corretto formato cinematografico widescreen 1,85:1.
    Spero sempre in qualche riedizione degna di questo nome…

    Commento di johntrent70 | settembre 11, 2012 | Rispondi


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