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Contronatura (1969)


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Sei persone, in viaggio su un auto, sono in viaggio per raggiungere Brighton, località nella quale Sir Archibald Barrett deve recarsi per consegnare ad un giudice dei documenti che lo renderanno proprietario del patrimonio di suo cugino, Richard Wright, che l’uomo dovrebbe ereditare rendendo ancor più cospicuo il suo notevole patrimonio.
Nell’auto, con Archibald, viaggiano il contabile dell’uomo,Ben Taylor in compagnia della moglie Vivian oltre al fattore Alfred che è a sua volta accompagnato dall’amante,Margareth e l’autista dell’auto.
Un violento temporale imperversa sul tratto che il gruppo sta percorrendo con la conseguenza di far impantanare l’auto nel fango.
Mentre infuria la tempesta d’acqua,Alfred scorge alla luce dei lampi uno chalet.

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All’interno dello stesso ci sono due persone, Uriah e sua madre Herta, che al momento dell’arrivo del gruppo sono vicino al camino immerso nella penombra.
Uriah mostra di conoscere Archibald, definito dallo stesso “l’uomo più ricco della contea“;nel frattempo l’anziana Hertha è immersa in uno stato di trance, causata secondo il racconto di Uriah da un’interruzione della catena di una seduta spiritica alla quale la donna partecipava.
Nel frattempo il gruppo si riduce a sette persone; l’autista infatti decide di sfidare il temporale per andare a cercare un auto per allontanarsi da quel posto tetro in cui sembra accadere qualcosa di strano.
Hertha infatti esce dal suo stato catatonico per pronunciare il nome del defunto Richard Wright, l’uomo che ha lasciato ad Archibald i suoi beni.

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Uriah riesce a convincere il gruppo a formare una catena in modo da permettere a sua madre di uscire definitivamente dallo stato in cui si trova e lo snob Archibald, con una risata, accetta.
Ma la seduta spiritica si rivelerà una trappola mortale, per il gruppo.
Hertha, poco alla volta, rivela durante la trance l’oscuro passato di ciascuno dei componenti del gruppo;quello di Alfred che, scoperto in un momento di intimità con la sua amante Margareth provocò la morte della legittima moglie,quello di Vivian, che si era infatuata della bella moglie del defunto Richard Wright, quello di Archibald che per denaro aveva avvelenato Wright lasciando credere a Ben Taylor di esserne il responsabile e infine il passato di quest’ultimo, che si lasciò incolpare della cosa per nascondere l’oscura colpa di Vivian.
Da quel momento tra i cinque inizia una specie di resa dei conti che….

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E’ decisamente un bel film Contronatura, diretto a Antonio Margheriti nel 1969 sotto lo pseudonimo di Antony Dawson; un gotico con tracce horror e circondato da un’aura di sovrannaturale che verrà più chiaramente spiegata nell’illuminante e tragico finale.Un film ispirato liberamente al racconto di Dino Buzzati Eppure bussano alla porta, pubblicato nella raccolta La boutique del mistero.
Un film tutto d’atmosfera, nel quale grazie ad un sapiente uso del flashback si conoscono tutti i particolari delle vite private dei cinque ospiti dello chalet, che apprenderemo essere uno dei luoghi nelle disponibilità del neo erede sir Archibald che lo ha ereditato da Richard Wright.
Proprio attraverso l’uso del flashback impariamo a conoscere il passato segreto e tragico dei protagonisti, attraverso continui andirivieni tra il presente lugubre e angosciante, testimoniato anche dal furibondo temporale che imperversa nella zona e dalla profonda immersione nella penombra della scena principale, che vede i sette personaggi muoversi nell’angusta stanza dello chalet, nel quale troneggia il tavolo al quale sono seduti Sir Archibald e Ben.

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L’implacabile voce di Hertha fa da trait d’union fra passato e presente, ricordando ai presenti le nefandezze commesse.
La macchina da presa di Margheriti si muove così con lentezza sui volti dei protagonisti, mentre rivedono nella mente un passato terribile fatto di delitti di ogni genere, indugiando anche su una scena avulsa da quella principale, ovvero l’improvvisa passione che agita Vivian verso Margareth, che culminerà in una scena saffica alla quale Margareth resisterà dopo un iniziale abbandono.
Attraverso l’implacabile voce di Hertha, vediamo quindi le gesta terribili di cui si sono resi responsabili i protagonisti, con la relazione proibita tra Alfred e Margareth, l’infatuazione innaturale di Vivian per la bella moglie di Richard ecc.
Il film si muove così mostrando la corruzione morale dei protagonisti, nessuno dei quali è immune da peccati tremendi.
E alla fine, quasi in un giudizio apocalittico, vedremo gli squallidi protagonisti della storia o meglio, delle storie ricavare il giusto castigo.

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Gran merito della riuscita del film va ascritto alle ottime prove del cast che Margheriti sceglie per il film; pur non essendo composto da attori di primo piano, il cast stesso fa cose egregie diretto benissimo da Margheriti.
Bene quindi Giuliano Raffaelli che interpreta il velenoso (in tutti i sensi) Sir Archiblad, cosi come ottimi sono Luciano Pigozzi nel ruolo del diabolico Uriah e Claudio Camaso in quello di Alfred.
Ottimo anche il cast femminile, composto da tre brave attrici come Marianne Koch (Vivian), Dominique Boschero ( Margareth) e Helga Anders, che interpreta la fintamente angelica Elizabeth; chiude il gruppo l’impenetrabile ed enigmatica Marianne Leibl nel ruolo di Hertha.

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Davvero ottima la fotografia di Riccardo Pallottini mentre a Margheriti, che cura contemporaneamente soggetto, sceneggiatura e regia va riconosciuto il merito di aver creato un’opera di vera suspence senza utilizzare effetti speciali o splatter.
Contronatura è un film che è possibile vedere su You tube all’indirizzo http://youtu.be/kwkS3yttEhs in una versione di discreto livello; un’opera che consiglio vivamente di non perdere.

Contronatura (Unnaturals), un film di Antonio Margheriti (Anthony Dawson), con Joachim Fuchsberger,Marianne Koch,Dominique Boschero,Helga Anders,Luciano Pigozzi Gotico/Thriller, Italia 1969 Titolo originale Schreie in der Nacht

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Joachim Fuchsberger : Ben Taylor
Marianne Koch : Vivian Taylor
Helga Anders : Elizabeth
Claudio Camaso : Alfred
Luciano Pigozzi : Uriat
Dominique Boschero : Margareth
Giuliano Raffaelli : Sig. Barret
Marianne Leibl : Sig.ra Uriat

Contronatura banner cast

Regia Antonio Margheriti
Soggetto Antonio Margheriti
Sceneggiatura Antonio Margheriti
Produttore Franco Ciferri, Artur Brauner
Fotografia Riccardo Pallottini
Montaggio Otello Colangeli
Effetti speciali Antonio Margheriti
Musiche Carlo Savina
Scenografia Fabrizio Frisardi

Contronatura banner recensioni

L’opinione dell’utente Cotola, dal sito http://www.davinotti.com:
Splendido gotico italiano, intriso di mistero ed in cui lo spettatore è catapultato sin dai primi minuti in un luogo dalle atmosfere tese e putrescenti, rimanendone invischiato e non riuscendone ad uscirne se non alla fine. Tecnicamente molto valido, può contare su una buona sceneggiatura e su un ottimo ritmo. Poi c’è quella scena…chissà che il buon Kubrick non ne abbia tenuto conto. Quando si dice un gran film di genere.

L’opinione dell’utente Ciavazzaro dal sito http://www.davinotti.com:
Il miglior horror di Antonio Margheriti per uno dei migliori gotici italiani, tutto basato sul tema della vendetta e della giustizia “soprannaturale”. Si respira un’aria davvero inquietante, grazie all’ambiente in cui si svolgono le vicende (l’isolato villino) e le straordinarie musiche di Carlo Savina, che verranno usate successivamente in numerosi altri film. Nota d’onore anche per il cast (su cui spiccano la bellissima Dominique e Luciano Pigozzi). Notevole il finale.

L’opinione dell’utente wega dal sito http://www.filmscoop.it:
Se per una buona parte “Contronatura” sembra essere una noiosa storia di fantasmi di genere, rivela l’ eccellente lavoro di Margheriti nel secondo tempo. Al di là dell’ ottima ricostruzione storica il film è costruito con un sapiente uso del flashback e del montaggio parallelo, col quale la medium ci porta ogni volta nella dimensione parallela di un passato corrotto o criminoso dei protagonisti della vicenda. Mescolando abilmente giallo, erotismo e horror, e abbondonandone qualsiasi approccio gore, la tematica principale è il passato che riemerge per inghiottire il presente, che si esemplifica anche a livello figurativo nel splendido e notevole finale.

L’opinione del sito http://www.exxagon.it
Ritenuto da alcuni il miglior film di Margheriti, Contronatura è una ghost story di gusto gotico insolito, senza segrete né ragnatele ma di notevole atmosfera. Se la prima parte del film può risultare un po’ lenta questo limite vien meno con l’inizio dei flashback che rivelano i torbidi retroscena delle vite dei protagonisti. Margheriti evita l’effetto truculento per concentrarsi sulla costruzione dei personaggi e sulla vita di questi che con le loro bassezze e le loro vite equivoche sono assolutamente in linea con i temi dello spaghetti thriller in voga negli anni ’60. Diverse le scene erotiche a tono lesbo che però viste con occhio moderno non esaltano più di tanto. Curata invece la realizzazione tecnica, soprattutto la fotografia di Riccardo Pallottini. L’intrigo che lega i personaggi ha toni prosaici ma il film termina in una dimensione metafisica niente male e non del tutto prevedibile. Abbastanza solide le interpretazioni.

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Maggio 9, 2013 - Posted by | Horror | , ,

3 commenti »

  1. Marianne Koch, tudesca fascinante, como Helga Liné…….

    Commento di mourinhista | Maggio 11, 2013 | Rispondi

  2. Continuate così, bravi!

    Commento di lorenzo | Maggio 22, 2013 | Rispondi


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