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I cannibal movie


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Un fenomeno eminentemente italiano, un pò come la commedia all’italiana, gli spaghetti western e i decamerotici. Un genere passato alla storia cinematografica come cannibal movie, sia per l’ambientazione, generalmente posti selvaggi e primitivi mai raggiunti prima o quasi sconosciuti,sia per i protagonisti quasi sempre cannibali, privi di civiltà di riferimento. Film che però spesso mostravano il cannibalismo come atto estremo di difesa da una civiltà incapace di capirli, che fagocitava a velocità impressionante sparute minoranze di gente che, senza alcun contatto con la civiltà, viveva con leggi e usanze tipicamente tribali,da secoli.

Emanuelle e gli ultimi cannibali
Emanuelle e gli ultimi cannibali

I film di questo filone, che ebbe uno straordinario quanto effimero successo, non furono in realtà moltissimi; i più conosciuti quelli di un livello accettabile,non sono più di dieci e appartengono ad un arco temporale che va grosso modo dal 1972, anno di uscita del capostipite della serie, Il paese del sesso selvaggio, di Umberto Lenzi, al 1985, anno di uscita di Nudo e selvaggio,di Massimo Michele Tarantini, uno degli ultimi prodotti del genere.

Ultimo mondo cannibale
Ultimo mondo cannibale

Che si caratterizzavano per l’estrema violenza delle immagini, crude e spesso estremamente realistiche, sopratutto nelle parti riguardanti le uccisioni di animali, qualche volta vere, qualche volta ricostruite.  Scene violentissime che fecero la fortuna,peraltro relativa di alcuni prodotti come Cannibal holocaust e Cannibal ferox, due film diventati dei cult.

Cannibal holocaust
Cannibal holocaust

Un fortissimo impulso alla diffusione del genere lo dette il regista Ruggero Deodato con un prodotto esplicito, in cui le scene di cannibalismo non erano più limitate, ma abbondavano nella pellicola. Girato nel 1977 il film ebbe un buon successo di pubblico attirato dalle scene quasi da snuff movie e dall’erotismo che fu l’altra costante del filone. Ultimo mondo cannibale mostra un europeo, Robert, costretto ad assistere a scene violentissime, a stupri e a uccisioni rituali, tanto che,quando riuscirà a liberarsi, ucciderà il capo tribù e ne divorerà il fegato, in un’azione decisamente splatter. Anche Joe D’Amato non volle essere da meno e girò un film con protagonista la sua attrice preferita,Laura Gemser, che interpretava l’eroina Emanuelle, alle prese con gli ultimi cannibali, come recita la locandina del film; Emanuelle e gli ultimi cannibali,film del 1977, si segnala però più per le scene erotiche che per la violenza delle immagini. Nel 1978 tocca a Sergio Martino ottenere un lusinghiero successo con La montagna del dio cannibale, per il quale viene scritturata una star del calibro di Ursula Andress, nel pieno della sua maturità che non esita a mostrarsi nuda in un prodotto,in definitiva,poco più che mediocre. Ambientato in Nuova Guinea, racconta delle peripezie di una donna alla ricerca del marito scomparso.

Natura contro 1

Natura contro

Ma è nel 1979 che esce il prodotto più duro e crudo, quel Cannibal holocaust, diretto nuovamente da Ruggero Deodato, che sconvolge gli spettatori. Il film è violentissimo e culmina nell’immagine di una ragazza impalata,tanto realistica che furono in molti a pensare che si trattasse di uno snuff movie; le uccisione di animali, vere e la violenza che si respira per tutto il film ne fecero da subito un grande successo,anche se Deodato venne in pratica linciato dalla critica e vide il suo film sequestrato più volte.

In realtà nel film non manca la denuncia del mondo occidentale, che non capisce le usanze dei nativi e che condanna senza avere la cultura necessaria per capire che quel mondo,violento e selvaggio,altro non fa che seguire leggi secolari.Le traversie giudiziarie del film durarono anni,e solo nel 1984 potè tornare nelle sale, sforbiciato pesantemente,e con il divieto ai minori di 18 anni. All’estero invece il film ebbe un successo clamoroso,tanto da arrivare ad incassare l’impressionante cifra di 200 milioni di dollari.

Il paese del sesso selvaggio
Il paese del sesso selvaggio

Mangiati vivi
Mangiati vivi

Anche Lenzi non volle essere da meno del collega,e l’anno successivo propose Mangiati vivi,uno scialbo filmetto con Janet Agren e Paola Senatore,con qualche scena erotica e qualche immagine di cannibalismo;sempre del 1980 è Zombi holocaust,una curiosa mescolanza di due generi,quello ormai affermato degli zombi e quello del cannibal movie,con esiti alquanto deludenti.Il film,diretto da Marino Girolami,era una produzione low budget,e l’interpretazione degli attori,tutti sconosciuti,aggrava la sensazione di presappochismo della pellicola.

La montagna del dio cannibale
Ursula Andress nel film La montagna del dio cannibale

Di ben altro livello è il terrificante Antropophagus,del solito D’Amato,alias Aristide Massacesi;scene splatter abbondano,come la caverna piena di resti umani.Un film che venne contestato moltissimo sopratutto all’estero,ma che in Italia piacque molto;nel film c’è una giovane Serena Grandi e sopratutto c’è il cameo della scrittrice Margaret Mazzantini. Nel 1981 ci riprova anche Umberto Lenzi,con il terrificante Cannibal ferox,che vede scene davvero impressionanti come la Kerowa appesa per i seni a dei ganci da macellaio e la testa di un  uomo aperta e svuotata del cervello.

Antropophagus
Scena dal film Antropophagus,di Joe D’Amato

Nudo e selvaggio
Nudo e selvaggio

Per quattro anni in pratica,salvo qualche prodotto minore,non viene girato nessun film di rilievo.Solo nel 1985 ci saranno,nelle sale,ben tre prodotti;Schiave bianche violenza in Amazzonia di Gariazzo,Nudo e crudele di Tarantini e Inferno in diretta dell’immancabile Deodato,nel quale però di cannibali non se ne vedono.

Il genere termina bruscamente di affascinare le platee,per altro già alle prese con dottoresse,marinai e colonnelli; i B movie hanno avuto la loro stagione di gloria,e hanno chiuso il loro ciclo vitale. Oggi,a distanza di tanti anni, solo alcuni di essi,come Cannibal holocaust, sono diventati prodotti di culto.Un genere non rimpianto o almeno non tanto quanto i thriller all’italiana e i decamerotici. L’horror e le scene splatter, alla lunga, non riescono evidentemente ad affascinare generazioni differenti.

Zombie holocaust
Zombie holocaust

Schiave bianche, violenza in Amazzonia
Schiave bianche, violenza in Amazzonia

Cannibal ferox

Cannibal ferox

The green inferno

The green inferno

Natura contro

Natura contro

Mondo Cannibal

Mondo cannibal

Locandine

luglio 21, 2008 - Posted by | Trashsettanta |

6 commenti »

  1. Susan Scott (Nieves Navarro) russa extraordinariamente sexy

    Commento di filomeno | luglio 21, 2008 | Rispondi

  2. También subgénero italiano de las Mondo Movies, Hombres Salvajes Bestias Salvajes, Sex O Clock USA, Mundo de Noche Hoy…….

    Commento di filomeno | luglio 21, 2008 | Rispondi

  3. La Scott era davvero una splendida donna,ma un’ attrice mediocre.
    Ciao
    Paul

    Commento di paultemplar | luglio 22, 2008 | Rispondi

  4. genere che puo’ piacere o meno (io lo amo personalmente) ma che conferma quanto in quegli anni in italia ci fossero nuove idee e voglia di inventiva rispetto al piattume dei giorni nostri… rinasceranno altri deodato per esempio ??? cannibal holocaust bellissimo film che precorre i tempi, agren splendida in mangiati vivi, mi manca solo da vedere la andress nella montagna del dio cannibale che, ahimè, ho trovato per ora solo in versione spagnola, e il seguito di antropophagus (antropophagus 2000) che ho solo in una versione tedesca incomprensibile per me ovviamente

    Commento di giorgio | gennaio 21, 2011 | Rispondi

    • Risparmiati la fatica perchè la Montagna del dio cannibale è una porcata!
      🙂

      Commento di paultemplar | gennaio 29, 2011 | Rispondi

  5. troppo tardi paul !!! lho visto giorni fa… scene con animali ottime (e non sembrano importate da documentari…), il film è quel che è pero’ la scena in cui un coccodrillo (ovviamente finto) azzanna un indigeno è un milione di volte + credibile (in quanto a effetti speciali) di un’identica scena de QUEL MOTEL VICINO ALLA PALUDE di hooper (solo di un anno prima)… in quegli anni l’Italia ci sapeva assai fare !!! nonostante cio’ confermo il giudizio tuo, gli altri cannibal erano una spanna sopra

    Commento di giorgio | gennaio 29, 2011 | Rispondi


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