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La controfigura


La controfigura locandina 2

Una Citroen con a bordo Giovanni, architetto fallito, attraversa la città e si dirige verso un garage sotterraneo.
Qui, seminascosto nell’oscurità, c’è un uomo visibilmente nervoso, che all’arrivo dell’auto estrae da una borsa una pistola automatica e inizia a sparare addosso a Giovanni. Il primo colpo infrange il parabrezza ma il secondo colpisce in pieno l’architetto che stramazza al suolo.
Si dice che in punto di morte si riveda ad altissima velocità tutta la vita e a Giovanni capita invece di rivedere gli avvenimenti, le facce e le persone che ha frequentato negli ultimi tempi, in un mix che si accavalla senza sosta.

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E’ l’inizio di La controfigura, film del 1971 diretto da Romolo Guerrieri, che capovolge le regole del thriller mettendo in scena l’atto finale della storia, per poi riprendere attraverso l’alternarsi del flashback la vita di Giovanni.
Un architetto di bassa tacca, che vivacchia con i soldi che gli passa il padre; ha sposato la bellissima quanto superficiale Lucia e nutre anche sentimenti equivoci per la altrettanto affascinante suocera Nora.
E’ questa bruciante passione che porta Giovanni a equivocare sulla simpatia che Nora gli porta;l’uomo, durante un viaggio in Africa la prende con la forza.

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Nello stesso viaggio sia la moglie che la suocera conoscono un giovane e affascinante hippy, Eddie, verso il quale le due donne mostrano apertamente simpatia.
A quel punto Giovanni costringe sua moglie a tornare a Roma, ma quando apprende che sua suocera ha fatto anch’essa ritorno con Eddie, decide di andarla a trovare.
Al rifiuto netto della donna, Giovanni decide di penetrare nell’appartamento di Nora dove fa un’inaspettata scoperta, quella del cadavere di Eddie.
Convinto che ad uccidere l’hippy sia stata sua suocera, Giovanni fa scomparire il cadavere del giovane, ignorando che l’assassino è un maniaco….

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Pesante il debito o se preferite il tributo ai film lenziani; analogo tributo o se vogliamo ispirazione per il film di Lado La corta notte delle bambole di vetro, che sostanzialmente ripercorre in flashback la vita di Gregory Moore,il giornalista americano in stato catalettico che rivede in flashback le sue vicissitudini.
Ma La controfigura presenta comunque diversi elementi a suo favore, a cominciare da una trama abbastanza lineare e ben svolta fino alla fine così come ben giocata è la carta dei continui flashback che ci illustrano la vita di Giovanni, il vero protagonista della storia.
Elegante confezione quindi, per un film molto più vicino ad un noir che ad un thriller.

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Mancano infatti del tutto l’elemento slasher e quello strettamente ad alta tensione tipico dei film strettamente appartenenti al genere thriller, a tutto vantaggio di una storia che sembra privilegiare le gesta in primis di Giovanni e in secondo luogo di quelle di sua moglie Lucia, frivola e viziata e della sua affascinante madre.
Il film di Guerrieri è tratto, o forse sarebbe meglio dire ispirato all’ omonimo romanzo di Libero Bigiaretti; da quello che ho letto nelle varie recensione, pare che il romanzo abbia un andamento molto più introspettivo e psicologico, ma la cosa ha un’importanza relativa.
Girolami consegna al pubblico un film molto ben confezionato che ha qualche punto debole nei dialoghi, valga per tutti nel flashback iniziale la solita domanda del padre di Lucia a Giovanni, quella ormai di prammatica negli anni settanta: “Ma lei è comunista?”.

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Ma questo è voler davvero trovare il pelo nell’uovo.
Il film ha momenti felici e un cast di buon livello, con la splendida Bosè su tutti.
L’attrice italiana ha fascino da vendere e surclassa la pur bella e a tratti nuda Eva Aulin.
Discreta la prestazione dell’immancabile Jean Sorel,autentica presenza fissa di numerosi film a metà strada tra il thriller, il giallo e il noir; presenze assolutamente di contorno quelle di Marilu Tolo, scarificatissima nel ruolo di un’amica di Giovanni non tanto segretamente attratta da lui e di Silvano Tranquilli, qui nel ruolo di Roger, marito di Nora e padre di Lucia.
Quasi invisibile Giacomo Rossi-Stuart, mentre il ruolo del commissario è affidato a Pupo De Luca, un altro grande caratterista del cinema anni settanta.
La controfigura è un film che passa raramente in tv, ed è quindi difficilmente rintracciabile in rete. A tutti consiglio la versione ricavata dalla proiezione televisiva che ne ha fatto Rete 4, che è di gran lunga la migliore oggi esistente.

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La controfigura
Un film di Romolo Guerrieri. Con Silvano Tranquilli, Lucia Bosè, Jean Sorel, Antonio Pierfederici, Ewa Aulin, Marilù Tolo, Bruno Boschetti, Pupo De Luca Drammatico, durata 90 min. – Italia 1971.

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La controfigura banner personaggi

Jean Sorel … Giovanni
Lucia Bosé … Nora Tosatti – Madre di Lucia
Ewa Aulin … Lucia
Silvano Tranquilli … Roger
Sergio Doria … Eddie Kennan
Antonio Pierfederici … Professor Bergamo
Bruno Boschetti … Il poliziotto Balestra
Giacomo Rossi-Stuart …Fratello di Giovanni
Pupo De Luca … Commissario
Marilù Tolo … Marie, amica di Roger

La controfigura banner cast

Regia Romolo Guerrieri
Soggetto Valentino Bompiani
Sceneggiatura Sandro Continenza, Sauro Scavolini
Produttore Gino Mordini
Fotografia Carlo Carlini
Musiche Armando Trovajoli

gennaio 16, 2013 - Posted by | Drammatico | , , , , ,

3 commenti »

  1. Ma la versione di Rete4 è la stessa passata su Iris?
    Perché quella è a 4:3.

    Commento di F.C.N. | gennaio 18, 2013 | Rispondi

    • Purtroppo non lo so; però quella passata su rete 4 è di discreta fattura. Credo comunque sia la stessa visto che IRIS appartiene a Mediaset.Ciao

      Commento di paultemplar | gennaio 19, 2013 | Rispondi

  2. Mi piacerebbe sapere il DOPPIAGGIO COMPLETO di questo film.

    Sono un appassionato di doppiaggio in questo caso abbastanza difficile. Vi lasciò la mia mail.

    Macaone4@gmail.com. Grazie

    Commento di Tiziano | gennaio 14, 2014 | Rispondi


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